Cronaca

Femministe mute?

Il patriarcato, quello vero, nel racconto di Fatma da Gaza

“Non una di meno” combatte il maschilismo in Italia ma sostiene la Palestina. Ecco la realtà: “I mariti dispongono di noi come vogliono”

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Avete presente tutto il dibattito sul patriarcato? Avete presente la manifestazione di Non una di meno, scesa in piazza sabato a suon di molotov e democratici inni del tipo “i Pro Vita si chiudono col fuoco/ ma con loro dentro sennò è troppo poco”? Avete presente il manifesto delle Transfemminit3 a cui Elly Schlein ha concesso appoggio e legittimazione politica? Avete presenti i loro proclama a difesa dei palestinesi, il loro non sprecare neppure una parola sugli stupri di Hamas o le ideologiche accusa di “genocidio” contro Israele?

Ecco. Se Non una di meno e i tanti che fanno il tifo per questa “onda fucsia” hanno cinque minuti, dovrebbero leggersi oggi la storia di Fatma raccolta non da un giornale brutto, cattivo e maschilista, ma dalla loro Repubblica. Questa donna ha 45 anni e vive a Gaza, in un campo profughi della zona Ovest di Khan Yunis. Sta attraversando un inferno con i suoi otto figli da sfamare sotto le bombe e con gli eserciti che si battagliano nella zona Nord della Striscia. Se volete approfondite l’intero testo, che resta ovviamente interessante, vi troverete uno spaccato di questi giorni in Palestina. Ma per ora basta porre l’attenzione soprattutto su un passaggio, breve, che per completezza riportiamo integralmente: “Il regime islamico sotto il quale vivevamo ci dava pochissimi diritti e libertà. La legge in Palestina presuppone che le donne siano sotto la completa protezione e tutela dei maschi. Gli uomini più tradizionalisti, come mio marito, pensavano di poter disporre di noi come volevano. Oggi, invece, sono meno violenti, perché hanno bisogno di noi per tenere insieme la famiglia e accertarsi che i loro figli mangino ogni giorno”.

Capito? Il “regime islamico” non garantiva libertà né tantomeno diritti alle donne. Permetteva ai maschi di pestare le mogli e di trattarle come bestie di loro proprietà. Adesso va un po’ meglio, sono meno violenti, ma prima era un inferno. È il patriarcato, quello islamico, quello vero. E che nulla ha a che fare con le tante favole che si leggono questi giorni in merito al presunto machismo della cultura occidentale. Domanda: quando Non una di meno scrive di essere “al fianco del popolo palestinese”, quando rivendica di non avere “margini di ambiguità” sul tema, intende dire che è pure al fianco del marito picchiatore di Fatma?

Giuseppe De Lorenzo, 27 novembre 2023