Speciale Elezioni Regionali 2020

Il voto dell’Emilia Romagna in 10 pillole

Speciale Elezioni Regionali 2020

Il risultato delle elezioni in Emilia Romagna e la vittoria del candidato del centrosinistra Stefano Bonaccini nei confronti di Lucia Borgonzoni, invita a una serie di riflessioni sul voto di ieri:

1. AFFLUENZA ALTA

Il primo dato è l’aumento dell’affluenza che a livello regionale si è attestata al 67,68% con una crescita esponenziale rispetto al 2014. Tra i motivi della crescita di affluenza lo spauracchio per la vittoria dei partiti sovranisti e conservatori paventato dalla sinistra in una regione storicamente rossa e probabilmente l’”effetto sardine” che hanno risvegliato parte dell’elettorato di sinistra che aveva smesso di votare.

2.PD PRIMO PARTITO

Il Partito Democratico esce vincitore da questa tornata elettorale, con il 34,69% ha trainato la coalizione di centrosinistra superando abbondantemente il 30%. Sotto le previsioni invece la civica di Bonaccini che si è fermata al 5,76%.

3.IL VOTO AL PRESIDENTE 

La coalizione di centrosinistra ha totalizzato il 48,13% mentre il voto al presidente è stato pari al 51,42%, più del 3% di distacco determinato dal voto disgiunto ma anche dalla personalizzazione della campagna elettorale fatta da Bonaccini sulla sua figura che si è dimostrata vincente (colore verde, comunicazione senza simboli di partito…).

4.SAREBBE CAMBIATO IL RISULTATO CON UN ALTRO CANDIDATO PER IL CENTRODESTRA?

No, il distacco tra i due candidati è stato troppo ampio: 51,43% contro 43,62%, anche se il centrodestra avesse avuto un candidato diverso non si sarebbe potuto vincere, Lucia Borgonzoni è stato un candidato ha ottenuto un risultato storico in una regione da sempre governata dalla sinistra e questo le va riconosciuto.

5.LA LEGA OLTRE IL 30%

La Lega si conferma il primo partito del centrodestra con quasi il 32%, una percentuale altissima merito della presenza costante di Salvini sul territorio che ha contribuito a tenere alto il voto di opinione verso il partito.

6.IL VOTO DISGIUNTO

Il voto disgiunto ha inciso nella vittoria di Bonaccini ed è avvenuto in particolare da parte degli elettori del Movimento Cinque Stelle che hanno votato per il movimento e al tempo stesso per Bonaccini rafforzando la posizione del presidente uscente.

7.L’ECATOMBE DEL MOVIMENTO CINQUE STELLE

Il Movimento Cinque Stelle in regione è praticamente scomparso, il 3,48% del candidato Simone Benini condanna i grillini all’irrilevanza con il 4,74% ottenuto dal simbolo del movimento che è tagliato fuori dai giochi, si torna al bipolarismo?

PaginaPrecedente
PaginaSuccessiva
Iscrivi al canale whatsapp di nicolaporro.it

LA RIPARTENZA SI AVVICINA!

SEDUTE SATIRICHE

www.nicolaporro.it vorrebbe inviarti notifiche push per tenerti aggiornato sugli ultimi articoli