Articoli

Ilva, quei calcoli sui danni alla salute che non tornano - Seconda parte

Anche sul limite di legge di 1 ng/mc ci sarebbe da ridire. Chi fuma le sigarette di un pacchetto si fuma ben 200 ng di benzoapirene, altro che 1 ng! Non a caso i limiti di esposizione al Bap suggeriti dall’Occupation&Health Administration americana è di 200.000 ng/mc, altro che 1 ng/mc! L’uso che dell’aritmetica fecero i consulenti della magistratura pugliese era evidentemente errato, ma per qualche misteriosa ragione i magistrati preferirono perseverare nell’errore, mentre invece ammetterlo, ancorché difficile passo, sarebbe stato segno di onestà intellettuale e forza morale. Dall’indagine epidemiologica della magistratura si poteva solo concludere che l’Ilva non stava causando malattie ad alcun tarantino, men che meno la morte.

È vero che i giallo-rossi stanno ereditando un problema che risale ai tempi del governo Monti, il peggiore della storia repubblicana. Il fatto è che sono completamente inadeguati ad affrontare codesto problema perché il loro modello di protezione dell’ambiente è marcio. Esattamente come la Raggi mai potrà affrontare – men che meno risolvere – la vergogna dei rifiuti di Roma, che, è vero, risale ai tempi di quel genio del sindaco Marino. Ma la signora Raggi sembra incapace di dire ai romani l’unica cosa sensata da dire: Roma deve costruirsi il proprio inceneritore. Anzi, due.

Franco Battaglia, Il Giornale 6 novembre 2019

Ilva, un suicidio industriale con tanti colpevoli

Commissione Segre, Balotelli e Ilva: la disfatta culturale della sinistra

Conflitto di interessi, la prova che Conte ha mentito

PaginaPrecedente
PaginaSuccessiva
Iscrivi al canale whatsapp di nicolaporro.it

LA RIPARTENZA SI AVVICINA!

SEDUTE SATIRICHE

www.nicolaporro.it vorrebbe inviarti notifiche push per tenerti aggiornato sugli ultimi articoli