Chiesa

“Inopportuna e ambigua”. Gli ucraini bocciano la Via Crucis rossa di Bergoglio - Seconda parte

La croce di Gesù portata da una donna ucraina e una russa fa scoppiare la polemica

Ancor meno, però – va detto –  hanno convinto gli apologeti di Bergoglio. “Il Papa non è un politico” – si sono affrettati a rimarcare. Ah no?! A parte il fatto che è su per giù 2000 anni che i papi sono a tutti gli effetti uomini politici e capi di stato, ma ciò vale a maggior ragione per Bergoglio che è sempre stato in prima linea su questioni politiche a lui care senza mai aver mostrato il benché minimo timore di schierarsi. Dall’immigrazione, alla lotta al capitalismo e al consumismo, alla condanna delle lobby delle armi e chi più ne ha più ne metta.

Stazioni dedicate a Lucano, Rackete e Greta

Nemmeno la spiegazione evangelica, a dire il vero, convince del tutto: “Il Signore non ci divide in buoni e cattivi, in amici e nemici. Per Lui siamo tutti figli amati. È terribile e scandaloso. Ma è questo il Vangelo di Cristo”, spiegano. Attenzione però: le sacre scritture ci insegnano che Caino e Abele non furono mai messi sullo stesso piano da Dio. Si preferisce ricordare solo l’ultima parte della vicenda ma Caino fu prima maledetto e poi cacciato da Dio. “Ora sii maledetto, lontano dal suolo che ha aperto la bocca per ricevere il sangue di tuo fratello dalla tua mano. Quando lavorerai il suolo, esso non ti darà più i suoi prodotti: ramingo e fuggiasco sarai sulla terra” (Gen 4,10). Solo dopo vi fu l’atto di misericordia che tutti ricordano, ma pur sempre su di un Caino maledetto e randagio. Un assassino pentito però almeno, – questo sì – cosa che non si può certo dire per il suo alter ego moderno.

Menomale, dunque, che ci sono gli ucraini. Non solo stanno combattendo per tutto ciò che ci è caro, ma stanno anche provando a salvare l’Occidente da se stesso. In ogni caso, prepariamoci a due settimane molto intense: nel giro di 15 giorni, infatti, andranno in scena una Via Crucis con stazioni dedicate non a uomini di fede ma a nientepopodimeno che Mimmo Lucano, Carola Rackete e Greta Thunberg, poi nell’ordine, festa della Liberazione e primo maggio. Sarà una vera e propria Passione. Sì perché sembra davvero essersi realizzato il sogno di Jovanotti, quell’unica grande Chiesa “che passa da Che Guevara e arriva fino a madre Teresa”.

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