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Irruzione alla Columbia: la polizia arresta i pro-Pal, Università liberata

L’occupazione dell’Ateneo di New York è finita questa notte. Gli agenti in tenuta anti-sommossa hanno sfondato il cordone dei manifestanti

columbia university assalto

L’occupazione della Columbia University di New York è finita questa notte. In un’operazione simile ad un assalto militare, decine di agenti in tenuta antisommossa hanno fatto irruzione nell’edificio occupato della Columbia, sfondando il cordone di manifestanti che cercavano di impedirne l’ingresso e arrestando decine di dimostranti.

La decisione è stata presa dal sindaco Eric Adams, dopo che nella giornata di domenica sono falliti i negoziati tra l’università e gli occupanti. A chiedere l’intervento del sindaco è stata la presidente della Columbia Minouche Safik, che negli ultimi giorni è stata criticata duramente da alcuni membri del Congresso per non aver protetto abbastanza l’incolumità degli studenti ebrei.

“La decisione di chiedere l’intervento della polizia di New York è stata la risposta alle azioni dei manifestanti, non all’oggetto della loro protesta – ha dichiarato un portavoce dell’università – Abbiamo chiarito che la vita del campus non può essere interrotta all’infinito da chi vìola le regole e la legge”. Poco prima, era stato reso noto che coloro che occupavano l’edificio sarebbero stati espulsi.

Venuti a conoscenza dell’imminente intervento della polizia, già nella mattina di martedì gli studenti hanno creato barricate con tavoli, sedie e armadi prelevati dalle aule dello stesso edificio già occupato per più di una settimana durante le proteste del ’68.

La situazione alla Columbia si è aggravata negli ultimi giorni quando gruppi di agitatori esterni si sono uniti, accolti con tutti gli onori, agli studenti. Oltre a decine di individui con il viso coperto dalla kefiah, anche un’arcinota attivista di 63 anni, un’habitué delle proteste per il clima, la Palestina libera e l’occupazione di Wall Street, arrestata 80 volte e considerata una “professional protest consultant”, una vera e propria consulente che negli ultimi giorni ha istruito gli studenti a rendere più efficaci le proteste.

Lo sgombero della Columbia e le decine di arresti non metteranno fine alle proteste negli atenei americani, né all’impressionante marea di antisemitismo ormai fuori controllo. Le stesse università che hanno nutrito i propri pargoli a pane e antioccidentalismo si trovano ora a raccogliere i frutti del loro operato.

Pietro Molteni, 1 maggio 2024

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