Il podcast di Sallusti

La Cgil insorge contro le famiglie

Il podcast di Alessandro Sallusti del 21 aprile 2023

Più soldi alle famiglie, ma la Cgil insorge. Siamo contrari, non si fa così. Neppure il tempo di annunciare che c’è un progetto per abbassare e di tanto le tasse alle famiglie con almeno due figli che i sindacati russi insorgono e Landini, leader della Cgil, minaccia la mobilitazione.

Così, dice, si creano solo diseguaglianze. Così, dico io, si attenuano le diseguaglianze, perché mettere al mondo dei figli non può diventare una condanna economica e quindi una diseguaglianza. Già, perché a parità di professione e stipendi un lavoratore con due figli è nettamente svantaggiato rispetto a quello scapolo, single o senza parole. Non solo non può permettersi lo stesso tenore di vita del primo, ma più spesso fatica anche ad avere un tenore di vita decente, stante che per lui – faccio un esempio banale – uscire in quattro a mangiare una pizza rischia di mandare a gambe all’aria il bilancio familiare.

Questo governo ha deciso di aiutarlo. Perché è buono? Perché è cattolico? No, semplicemente perché sta difendendo lo stato laico e prova a impedirne il suo declino. I figli, infatti, non sono solo pezzi e core delle mamme, lo sono pure della nazione, perché il futuro della nazione è nelle loro mani in tutti i sensi, non ultimo che saranno loro i prossimi pagatori di tasse, cioè quelli che pagheranno e manterranno i loro genitori. Riconoscere questo significa fare un’operazione di equità sociale, tu sacrifichi la tua vita e il tuo tenore economico e io ti riconosco un premio.

Semplice, no? Per Landini? No, non lo è, perché se a uno a uno si riuscisse a smontare il paso del disagio sociale e le difficoltà dei lavoratori, ecco che il sindacato perderebbe subito potere senso. Quindi, peggio stiamo messi noi, meglio sta messo Landini, ridotto come tutti i suoi colleghi a difendere oggi i diritti dei pensionati e dei disoccupati, perché chi vuole lavorare dal suo sindacato è già scappato da mo a gambe levate.

La denatalità non è un problema di Giorgia Meloni né delle destre, è un enorme e gigantesco problema della società occidentale che, come i passeggeri del Titanic, sta ballando sul ponte mentre l’iceberg si sta avvicinando. Fino a che siamo in tempo, facciamo uscire Landini dalla pancia di comando, magari un giretto a lavorare in sala macchine, cosa che lui non ha mai fatto in vita sua, farebbe bene anche a lui.