Esteri

La Cnn confessa: “Abbiamo aiutato Biden usando i morti di Covid”

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di Beatrice Nencha

“Abbiamo cacciato Trump e fatto propaganta per aiutare Joe Biden a diventare presidente. Sono i morti di Covid che tengono i nostri spettatori inchiodati e dobbiamo dargliene sempre di più”. La confessione shock arriva direttamente da un dirigente dello staff del principale canale all-news americano, culla del giornalismo liberal & indipendente. A inchiodare la falsa cosicienza dei reporter d’élite della tv fondata da Ted Turner e Reese Schonfeld sono una serie di imbarazzanti conversazioni su come “fomentare” la paura sul Covid per “enfatizzare gli ascolti”.

Ma qual è il confine tra “l’enfatizzazione” di una notizia a fini di audience e la sua “manipolazione” per inculcare nel pubblico una preordinata visione della realtà? Da questi imbarazzanti video – registrati con una telecamera nascosta da un’attivista dell’associazione di destra Project Veritas, che si è finta infermiera durante cinque incontri Tinder con un membro dello staff dell’emittente – emerge che più che fare giornalismo, la Cnn ha usato la pandemia per terrorizzare il suo pubblico. Per poi accompagnarlo alle urne, saldamente in direzione del partito dell’Asinello. E c’è chi se ne vantava apertamente, dietro le quinte e a telecamere (almeno le loro) spente.

“Fear is the thing that really keeps you tuned in”.

“Il terrore è ciò che ti fa rimanere inchiodato”, spiega alla sua interlocutrice sotto copertura Charlie Chester, direttore tecnico della cable tv, aggiungendo che “la paura fa esplodere gli ascolti ed è per questo che teniamo il conteggio dei morti sempre di lato (sullo schermo, ndr). Ci andrebbe ancora meglio se il numero dei morti fosse più alto”. Frasi scioccanti che a noi italiani potrebbero ricordare, al primo ascolto, le battute che si scambiavano due imprenditori, Francesco Piscicelli e Pierfrancesco Gagliardi, all’indomani del terremoto dell’Aquila nel 2009, speculando sui facili appalti che sarebbero derivati da quella disgrazia. Il cinismo è lo stesso, se non fosse che Cnn è sempre stata il faro, nel panorama dell’informazione a stelle e strisce, del giornalismo libero da padroni, della distinzione tra fatti e commenti, del rigore morale oltre che dell’autorevolezza dei propri servizi. Tanto che Google, il principale motore di ricerca, nei propri algoritmi indicizza al primo posto i contenuti di Cnn rispetto a tutti gli altri competitor.

Regola n. 1: enfatizzare i morti

Chester svela il meccanismo per mantenere gli spettatori inchiodati. La prima regola, fomentare il terrore: “Il nostro maggiore problema è come conteggiare ogni giorno il numero dei morti. Dobbiamo farlo aumentare! Perché non è abbastanza alto, oggi, lo sai?” (“Let’s make it higher.’ Like, why isn’t high enough, you know, today? And I’m like, what am I f–king rallying for?”).  E rivela anche la presenza di un “telefono rosso” attraverso cui il presidente del network Jeff Zucker, che secondo rumors potrebbe abbandonare la guida di Cnn a fine 2021, avrebbe costantemente chiamato la sala di regia “per ordinare ai produttori di enfatizzare il conteggio dei morti che appare sullo schermo”. E incitato i suoi dipendenti a mantenere alto il panico con frasi di questo tipo: “Non mi stai dando nessun motivo per rimanere incollato allo schermo, rimetti in primo piano i numeri (dei morti) che è la cosa più allettatante che abbiamo”. Le vittime usate come armi di marketing strategico per bucare lo schermo. Cinismo a volontà, gettato in pasto in prime time per meri obiettivi di ascolto e magari di sponsor? In realtà non sembrerebbe, stando sempre a quanto documentato da Project Veritas nei suoi “abboccamenti”, solo questo lo scopo ultimo del “Covid Show” perpetuato per mesi da Cnn. Anzi, ci sarebbe molto di peggio.

Fake Cnn vs Trump

Che fine hanno fatto il mito dell’obiettività della notizia e dell’imparzialità del giornalista tanto sbandierati come dna di Cnn? Stando a questi filmati, sembrerebbero una fake news. C’è almeno un fondato sospetto, soprattutto se queste scioccanti affermazioni faranno cadere delle teste ai piani alti del gruppo, dando così ragione all’odiato ex presidente Donald J. Trump. Accusato per mesi da Cnn, e a ruota dalle altre tv liberal, anche del falso scandalo Russiagate. Trump ancora oggi, quando si riferisce all’emittente regina delle all-news, la apostrofa non a caso con l’appellativo “Fake Cnn”.

Manipolare, ripetere

Le frasi di Chester impresse nella telecamera dell’operatrice di Project Veritas vanno molto oltre la normale “linea editoriale”, specifica di ogni testata: “Tutti i reporter di Cnn, attualmente istruiscono le persone su cosa dire. Li guidano in una direzione precisa, prima ancora che aprano bocca. C’è un’arte della manipolazione, l’inflessione (della voce), il ripetere le cose due volte. E le uniche persone che mandiamo in onda, per la maggior parte sono quelle che dimostrano una comprovata esperienza nell’abboccare”. E ancora, illuminanti – ma offuscanti per l’immagine specchiata del giornalismo indipendente sbandierato da Cnn – le considerazioni del dirigente sul ruolo da loro giocato nel manipolare l’ultima campagna presidenziale americana 2020: “Guarda cosa abbiamo fatto, abbiamo cacciato Trump. Sono sicuro al cento per cento che, se non fosse stato per noi, Trump non sarebbe stato buttato fuori. Il nostro obiettivo era cacciare Trump dal suo ufficio, chiaro?” conclude. Vantandosi di essere entrato in Cnn “per fare parte di questa cosa”.

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