Dopo l’esito delle amministrative in Umbria, il governo giallorosso è al capolinea? Per Daniele Capezzone, sì. E, a conferma della sua tesi, usa una metafora molto “colorita”…
Per Jacopo Fo, invece, l’esecutivo deve proseguire nel suo programma, a partire dalla lotta all’evasione e dalla riforma della giustizia.
Ecco la clip con i momenti salienti del confronto.
1) io non ho ancora capito a distanza di anni i motivi di attribuzione del Nobel a Fo; qualcosa tipo I promessi sposi o similare?
2) le eventuali , e ripeto eventuali, qualcuno mi illumini , prerogative,del padre sono state trasmesse al figlio per successione dinastica?
3) diversi anni fa sentii e vidi in una trasmissione televisiva Fo e la sua degna moglie augurare alla Fallaci, già gravemente malata, la morte. Che belle persone!!!!!!!!!!
Che vuoi capire tu? Le ragioni di un premio Nobel? E chi sei?
Ben detto.
Capezzone, che considera grande Sgarbi (sic), afferma prima spiritosamente (con tutta l’invidia che trasuda) che il governo è finito. Poi dice di no. Durerà ancora.
Non sa neanche lui quello che dice tra lo sghignazzo generale, in una riflessione politica memorabile ( la natura morta con pochette).
La signorina bionda nel suo sforzo di compiacere il capitano parla impropriamente a nome di tutti gli italiani.
Parlasse per lei e si rassegni: faranno di tutto al governo per far durare la legislatura e far cambiare il vento del consenso.
E in Italia il vento cambia spesso.
Allelujah! La Ocean Viking arriva a Pozzallo! E Open Arms, Alan Kurdu, Mediterranea Saving Humans stanno in fila. Allelujah! Il futuro è roseo! Non c’entra un caz…o col blog, ma lo ricordo lo stesso.
Salvare persone proprio non lo sopporti eh?
Figlio nobel letteratura!!!!!!!!!! A parte che a distanza di anni ancora mi chiedo le motivazioni,
ha ereditato per infusione divina , le capacità ( ah ah ah risata) del padre?
Ma cosa ridi? Ma che ne sai del pemio Nobel? Ma chi sei?
Caro Sal , è tanta l’acrimonia con cui posti simili battute che mi fanno pensare che tu sia un rosso antico, come ero io tanti anni fa; poi le nefandezze che mi sono visto attorno (anche nel sindacato) mi hanno fatto così schifo che ho abbandonato l’idea di appartenere a qualsiasi partito perchè ” Cogito ergo sum” e voglio pensare col mio cervello e non con quello di poveri nessuno che si dimostrano tali quando vengono votati. Che zinga sia al governo e Il capitano a casuccia è cosa che non mi fa impazzire dalla gioia ma anche no!
Neanche a me………
Basta ai dibattiti con Jacopo Fo, ma chi è? Cosa ha fatto per essere lì a parlare? Quali caratteristiche politiche o giornalistiche può mostrare? Perchè non prendere un pensionato alla Garbatella e fargli dire quello che pensa? Perchè, forse, direbbe cose più giuste ed interessanti? Ovviamente siamo tutti felici che il Zinga stia al governo e non in parrocchia dove sarebbe più appropriato.
Jacopo Fo almeno è il figlio di un premio Nobel per la letteratura.
Moltissimi giornalisti e politici appena diplomati blaterano incessantemente di tutte le questioni, senza alcuna competenza.
Se il bimbominchia , il bomba , l’ebetino ( non ricordo il suo nome ) avesse mantenuto la parola ed avesse abbandonato la politica insieme a madama etruria forse oggi ci sarebbe un’altra situazione . L’analisi sarebbe comica se non fosse tremendamente tragica : abbiamo fuori dal Governo ma nella maggioranza che lo sostiene A) Il fratello di Montalbano B) Un comico colpito da semenza senile tanto che nei momenti di lucidità sapendo nello stato pietoso mentale in cui si trova a 71anni vorrebbe togliere il diritto di voto a quelli della sua età anche se sani mentalmente. In Italia sicuramente ci sono persone di livello superiore a questi TRE ( mai nominati ) ma il GRANDE BURATTINAIO necessita di nullità per il suo teatrino. PS : il ” mai nominati ” è dovuto al fatto che gli uccelli paduli volano all’altezza dei k… ! Grazie UMBRIA .
Nicola Zinga sta al governo.
Il capitano a casuccia.
Nicola ridens è stato sentito dire: ridendo e scherzando, che male ti Fo? 😀
Ovviamente Nicola Zinga, eh!
Jacopo Fo pare provenire direttamente dagli anni ’70, non solo come idee sorpassate ma anche come estetica. Come altri suoi consimili è pieno di tabù e di sensi di colpa. Inquietante.