Zanzara tigre

“Lo hai voluto tu!”. Cruciani smonta la lagna del loggionista

La Zanzara 14 dicembre 2023 porro

Nell’ultima puntata della Zanzara, Giuseppe Cruciani si è concentrato sulla polemica sollevata dagli avvocati di Roma riguardo l’impiego di ragazze cubiste in una festa di Natale e il caso di una donna che ha potuto usufruire dell’eutanasia.

“Allora ragazzi, il nuovo pericolo dei perbenisti, di quelli che si considerano contemporanei, di quelli che si batterebbero per i diritti delle donne, sono le ragazze cubiste”, ha esordito Cruciani. “Pensate un po’, anche le ragazze cubiste, quelle che ogni tanto ballano in qualche locale, sarebbero il nuovo simbolo del patriarcato, del machismo, dell’uomo che vuole opprimere la donna”.

Il conduttore ha preso spunto dal fatto che gli avvocati di Roma, in occasione di una festa natalizia, hanno invitato delle ragazze cubiste a ballare. Alcuni avvocati però hanno ritenuto il tutto “inopportuno in questo momento storico”. “Ma cosa è inopportuno? – è sbottato Cruciani – Ma cosa ca** è inopportuno? Il fatto che siano state affittate, siano state pagate delle ragazze per fare un ballo sopra i cubi o sopra non so cosa in qualche locale per gli avvocati di Roma? Cosa sarebbe inopportuno? Me lo dovete spiegare cosa è inopportuno. Incredibile, incredibile, incredibile”.

Il secondo tema affrontato è stato il caso di una donna di 55 anni, malata di sclerosi multipla, che ha avuto la possibilità di accedere all’eutanasia. “Ha potuto usufruire di un farmaco, un farmaco letale che si è autosomministrata, fornito addirittura dal Servizio Sanitario Nazionale dopo che purtroppo ci è voluto un anno e i familiari si erano rivolti al tribunale”, ha commentato il conduttore. “‘Ho amato con tutta me stessa la vita i miei cari e con la stessa intensità ho resistito in un corpo non più mio‘. Questo ha scritto la donna triestina di 55enne e c’è ancora qualcuno in Italia, purtroppo, anche persone che conosco e che stimo, che parlano del suicidio assistito, dell’eutanasia come una cosa contro natura, come una barbarie eccetera eccetera. Viva l’eutanasia, viva la libertà di decidere quando uno può crepare”, ha concluso Cruciani.

Dopo l’intervento di David Parenzo e qualche difficoltà all’audio, Cruciani ha poi preso di mira il loggionista della Scala di Milano che una settimana fa aveva urlato “viva l’Italia antifascista” alla presenza di Ignazio La Russa e Matteo Salvini sul palco reale. “Vizzardelli sostiene di non avere più una vita: si fa intervista da qualsiasi televisione italiana e ora sostiene di non avere una vita? – conclude il conduttore – Lo hai voluto tu. Basta rifiutare le interviste. E invece continua a parlare e poi protesta!”.