Cronaca

Politicamente corretto

L’ultima follia sinistra: punire il misgendering con il carcere

La sinistra UK e la nuova religione woke: il misgendering potrebbe diventare un crimine d’odio punibile con la galera.

misgender inghilterra © ronstik, Art illustration e Dolgikh tramite Canva.com

Chiamare deliberatamente qualcuno con i pronomi di genere “sbagliati” potrebbe diventare un crimine d’odio punibile con la galera: questa l’ultima trovata del governo laburista a Londra, l’ennesima svolta cara alla nuova religione Lgbt. Promettendo di inasprire le linee guida contro abusi e violenze nei confronti della comunità trans, la sinistra è pronta a trasformare ogni attacco relativo all’identità di genere in reato aggravato. Ma ciò non riguarda solo le aggressioni: anche il misgendering è punibile fino a due anni di reclusione.

L’idiozia di certe teorie è palpabile. È semplicemente irrazionale adottare pene detentive nei confronti di chi si rifiuta di utilizzare i pronomi preferiti di una persona transgender oppure nei confronti di chi sceglie di utilizzare il nome all’anagrafe della stessa persona trans. E non si tratta di una preoccupazione trascurabile, considerando che in Gran Bretagna – e in particolare a Londra – le autorità sono piuttosto zelanti nel perseguire presunti crimini di odio. La riforma studiata dalla sinistra potrebbe rendere il misgendering un reato equiparabile a un’aggressione fisica. Semplicemente folle.

Migliaia di donne contestano il concetto di identità di genere e in particolare l’idea che l’identità di genere dovrebbe avere la priorità rispetto al sesso biologico. L’influenza della comunità Lgbt è lapalissiana in questa fase storica e il dibattito è più che delicato che mai. In soldoni: c’è il rischio che un’attivista possa essere accusata di reato aggravato soltanto per aver identificato – correttamente – una trans come un uomo alla nascita.

Gli esempi non mancano. Nel 2022 un predicatore cristiano, David McConnell, è stato condannato per aver “molestato” una donna transgender, rivolgendosi a lei come “uomo” e “gentiluomo”. “È stata emotivamente sconvolta”, l’opinione dei giudici sul caso registrato a Leeds. Fortunatamente la sua condanna è stata poi annullata, i giudici hanno stabilito che non vi erano prove che intendesse offenderla in alcun modo. Ogni tanto il buonsenso fa la differenza.

Massimo Balsamo, 16 ottobre 2023

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