Insomma, se oggi la macchina elettrica costasse la metà di quella a benzina, tutti noi preferiremmo questa a quella. Il futuro dell’auto potrebbe essere elettrico, dicevo, ma finché v’è carburante convenzionale, dimentichiamoci quel futuro.
Come programmarlo? Dobbiamo essere consapevoli che se il parco auto italiano fosse elettrico, sarebbe necessaria l’energia di 40 reattori nucleari, dedicati, per alimentarlo. Allora, o ci si impegna, tutti insieme, a sviluppare una potente industria elettronucleare o la larga diffusione dell’auto elettrica rimarrà un’utopia. Per completezza, per chi pensa a eolico e fotovoltaico: per alimentare quelle auto, anziché impegnare €150 miliardi nei 40 reattori nucleari, avremmo la scelta di impegnare €300 miliardi in 300.000 turbine eoliche (fatemelo ripetere: 300.000) o €3000 miliardi in impianti fotovoltaici (fatemelo ripetere: €3000 miliardi). Posto ciò, fate da soli le previsioni.
Franco Battaglia, 29 aprile 2019
Purtroppo per Battaglia con 200kwh un’auto elettrica mediamente percorre circa 1200km. Non so cosa intenda per 4 ore di autonomia. Ha sbagliato il ragionamento al primo passaggio, che sfortuna…
Bell’articolo sul realismo della mobilità elettrica. Ed io aggiungo…Non esiste linfrastruttura sufficiente.
Se molti veicoli caricassero a 22kw contemporaneamente nella stessa zona, si sciolglierebbero i cavi sottoterra.
Grazie.finalmente qualcuno che dice la verità
Vorrei segnalare alcuni articoli dell’ing. Giuseppe Chiaradia relativi all’auto elettrica:
http://www.lineaitaliapiemonte.it/2020/02/16/mobile/leggi-notizia/argomenti/editoriali/articolo/per-inseguire-greta-il-governo-conte-sta-mandando-litalia-in-recessione-di-giuseppe-chiaradia.html
http://www.lineaitaliapiemonte.it/2020/01/21/leggi-notizia/argomenti/editoriali/articolo/trump-rottama-greta-ed-il-business-dellauto-elettrica-di-giuseppe-chiaradia.html
http://www.lineaitaliapiemonte.it/2019/11/03/leggi-notizia/argomenti/editoriali/articolo/prime-vittime-della-guerra-al-diesel-450-licenziamenti-alla-mahle-di-giuseppe-chiaradia.html
http://www.lineaitaliapiemonte.it/2019/10/23/leggi-notizia/argomenti/editoriali/articolo/guerra-al-diesel-la-sciagurata-resa-degli-industriali-di-giuseppe-chiaradia.html
In breve, questi articoli spiegano che:
1. L’elettricità è un VETTORE energetico, non una fonte di energia.
2. In questo momento il bilancio energetico della FILIERA dell’auto elettrica (centrale elettrica, trasmissione, ricarica batterie, consumo) è sfavorevole rispetto alle auto diesel. Rimane il problema della scelta della fonte energetica di inizio filiera (Fossili? Nucleare? Rinnovabili?).
3. Quasi tutti i produttori di batterie al litio sono ASIATICI (in particolare CINESI !).
4. La costruzione dell’auto elettrica, al contrario delle auto a carburante, necessita di pochissimo know-how di meccanica. Di conseguenza, le auto elettriche possono essere assemblate da OPERAI SCARSAMENTE QUALIFICATI, in particolare da quelli dei Paesi in via di sviluppo.
5. A breve termine, incentivare l’auto elettrica, oltre a non risolvere il problema energetico e ambientale, fornirebbe un enorme vantaggio competitivo alla Cina, causando un COLPO MORTALE alle industrie METALMECCANICHE occidentali (in particolare quelle TEDESCHE e ITALIANE, decisamente esperte nei motori diesel), con conseguente impennata della DISOCCUPAZIONE nei Paesi Occidentali. Guarda caso, in California stanno tagliando gli incentivi governativi alle auto elettriche.
Il futuro non potrà essere a mobilità elettrica, elettrico uguale green non matematicamente così, ci vogliono nuove tecnologie ancora sconosciute
antonio. scusate signori io dico la mia: e se il futuro ci riservasse la bellissima realtà di avere energia elettrica dalla fusione a freddo?lascio a voi tutti i commenti
[…] e funzionamento. Un ulteriore passo verso la robotizzazione dell’individuo. Un articolo di Franco Battaglia, può aiutare a chiarirsi le idee in proposito: Se mi si chiede come vedo il futuro […]
Per me avrebbe molto più senso ed efficacia incentivare la sostituzione della caldaia a gas, a gasolio o la stufa a legna e pellet con una pompa di calore. La tecnologia esiste, è collaudata, funziona bene (in Francia è diffusissima) e non si porta dietro il problema delle batterie da smaltire che, con le auto elettriche, sarà dominante in futuro. Elettrificare il parco auto è uno sforzo enorme e sostanzialmente inutile se non si diversifica il modo di produrre e energia elettrica. Solare ed eolico sono assolutamente insufficienti (oltre che costosissime e variabili) e non saranno mai in grado di soddisfare i nostri consumi che, con l’auto elettrica, aumenteranno a dismisura. Senza energia nucleare la CO2 emessa non diminuirà mai. Che senso ha puntare tanto sul trasporto elettrico e poi lasciare che i consumi per riscaldamento e cucina siano ancora a gas: sarebbe molto più facile eliminare una caldaia a gas e mettere una pompa di calore elettrica.