Interviste

Guerra e talk show

Meglio intervistare Lavrov che usare il metodo Burioni - Seconda parte

Intervista a Libero: “La sinistra è dilaniata sulla guerra in Ucraina”. E sull’intervista al ministro russo: “Uno scoop”

Nella tua trasmissione quali sono i criteri di scelta degli ospiti?

«Io per esempio ho voluto come ospite fisso Toni Capuozzo. Perché ha il garbo e la competenza per porre domande anche scomode e controcorrenti in maniera intelligente».

Ti schieri con Brindisi, quindi?

«La cosa più detestabile in questa fase è avere un unanimismo all’interno dei nostri programmi».

E della posizione di Mentana?

«Se Mentana avesse avuto la possibilità di intervistare il ministro degli Esteri russo l’avrebbe fatto».

E se lo avessi avuto come ospite, gli avresti fatto qualche altra domanda in più?

«Questa domanda ce la possiamo fare soltanto perché Giuseppe Brindisi ha fatto questo scoop. E poi tutti questi fenomeni del giornalismo che ci spiegano come fare le domande, quando li ho visti intervistare senza dire nulla politici che gli stavano simpatici. Siamo circondati da questi “campioni” che non sono riusciti ad intervistare Lavrov».

Come si esce da questa guerra?

«La legittima difesa di chi viene aggredito è sacrosanta. Se quel popolo viene anche aiutato non vedo perché contestare quel sostegno. Ma qual è la vittoria e il punto di rottura? Su questo la politica dovrebbe dire qualche cosa».

da Libero del 6 maggio 2022

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