Politica

Migranti oltraggiano il cimitero, Murgia delira: “Trattati come topi”

La strittrice all’attacco del sindaco di Ventimiglia, dopo aver assunto due vigilantes per garantire il decoro del cimitero della città

All’armi, sta arrivando il pericolo fascista. Dopo gli attacchi di Roberto Saviano, prima contro Matteo Salvini definito il “ministro della Mala Vita” e poi con gli affondi di ieri, dove lo scrittore ha parlato di politiche del governo “squadriste” e “autoritarie”, non poteva accodarsi al coro pure la regina dei potenziali allarmi fascismo. Ovviamente, Michela Murgia.

Il “caso” Ventimiglia

Ma questa volta la vittima non è, come potreste pensare, il Presidente del Consiglio o il leader del Carroccio. Questa volta, la giornalista si scaglia direttamente contro il sindaco di Ventimiglia, Flavio Di Muro, dopo che quest’ultimo ha deciso di assumere due vigilantes per presidiare il cimitero nel quartiere di Roverino, a pochi passi dalla stazione. Una necessità, come spiegato dallo stesso primo cittadino, per garantire la sicurezza degli abitanti ed il decoro dell’area, dopo recenti fatti in cui gruppi di migranti hanno cominciato a lavarsi e oziare all’ombra degli alberi.

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L’attacco di Michela Murgia

Una decisione volta a garantire, quindi, il rispetto di un luogo sacro, indipendentemente dalla religione rappresentata. Ma questo, a Michela Murgia (che da sempre ha mal digerito la chiesa ed i simboli cattolici) non va giù. Ed ecco il ritorno del solito mantra: il sindaco di Ventimiglia è “fascista”. La scrittrice allude al fatto che “nell’Italia fascista un essere umano non ha neanche la dignità di un topo”. Eppure, le ragioni che giustificano il provvedimento del primo cittadino (che, ricordiamolo, arrivano dopo le proteste degli abitanti) sono a dir poco schiaccianti: “Qualcuno di loro è stato sorpreso a dormire nelle camere mortuarie“. E aggiunge: “Devo pensare all’immagine di Ventimiglia ed alla serenità dei suoi abitanti. Alla sicurezza, al commercio ed al turismo”.

Sul suo profilo Instagram, Murgia ha poi attaccato anche i due vigilantes assunti dal Comune, pubblicando delle storie in cui afferma come sia “doveroso” disobbedire a questo provvedimento. “Tu fiero di te, petto in fuori e pancia in dentro, come li guardi stasera i tuoi figli a letto puliti dopo la doccia?”, si legge nelle storie della giornalista, che poi continua contro l’altro vigilantes: “È per questo tipo di azioni che ti decoreranno la divisa con le medaglie?”. Il tutto concluso con un sonoro: “Abbiate vergogna”.

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