Ripartire insieme, facendo sistema per rafforzare il ruolo di Milano e della sua Fiera come “motore” economico del Paese. E’ la missione di Fondazione Fiera Milano che nel piano industriale al 2024 prevede investimenti per oltre 68,6 milioni (+40% rispetto al precedente Piano 2021-2023) per rafforzare il suo legame con il territorio, investire in formazione, tracciare nuove strade verso la sostenibilità e la digitalizzazione. A prendere l’impegno è lo stesso presidente Enrico Pazzali: “Fondazione Fiera Milano intende assumersi la responsabilità – e l’onore – di contribuire al cambiamento, trovando e proponendo strade nuove in grado di dare al territorio e al Paese una proposta fieristico-congressuale in grado di competere sullo scenario globale, facendo sistema, in un’azione collettiva con la città”, scrive Pazzali nella lettera agli stakeholder che apre il bilancio sociale dell’Ente. Un documento dettagliato che ripercorre in 51 pagine il lavoro svolto lo scorso anno: dal terzo settore alla formazione, dalla rigenerazione urbana all’ospedale in Fiera, assurto a simbolo internazionale dell’efficienza e della solidarietà lombarda contro la pandemia.
Pazzali: “Un Patto con il territorio per ripartire”
“La nostra storia ci spinge a immaginare una ripartenza all’altezza delle aspettative, che non lasci indietro nessuno. Questa sarà probabilmente la prova più grande, che potrà essere vinta soltanto con un patto di coesione e orgoglio del territorio, che unisca Fondazione Fiera Milano e i suoi Stakeholder. Dopo la ripartenza del nostro settore ci troviamo davanti ad alcune sfide che chiaramente cercheremo di vincere. Una di queste riguarda l’economia della conoscenza. Abbiamo le più grandi università, abbiamo tutto ciò che ci serve. E’ una sfida che ci deve vedere impegnati tutti insieme, lo dobbiamo a chi verrà dopo di noi, lo dobbiamo ai più giovani”.
La Formazione per il lavoro
Ed è proprio in ottica di conoscenza che Fondazione Fiera Milano da oltre 20 anni punta sulla formazione per creare i professionisti del domani attraverso la sua Accademia. Realtà riconosciuta a livello europeo e unico esempio a livello mondiale nel panorama fieristico, si propone di formare a 360 gradi i professionisti di un settore affascinante, quello delle fiere, dei congressi e degli eventi, che contribuisce all’evoluzione di interi distretti produttivi. Punta di diamante di Accademia è il Master Progea, che forma i professionisti dell’Exhibition e dell’Event Manager, in grado di gestire il processo di ideazione, progettazione e organizzazione di eventi individuali e collettivi, con particolare riguardo a progetti strutturati e complessi. È un Master unico nel settore, perché unisce differenti punti di vista e forma professionalità articolate, in grado di esprimersi in un sistema complesso, e di operare contemporaneamente nel mondo fisico e digitale. È unico anche perché può contare sull’esperienza diretta sul campo, partecipando alle iniziative che si svolgono a Fieramilano e all’Allianz MiCo, attingendo dal bagaglio di esperienza che la Fiera di Milano ha acquisito in oltre 102 anni di attività. Dal 2023 poi si verrà a Milano non solo per studiare Moda e Design ma anche Fiere ed Eventi. Per la primavera del prossimo anno, infatti, è previsto l’avvio di MEED, master universitario di primo livello che si rivolge a laureati provenienti da tutto il mondo. MEED significa la fusione di due mondi: design degli spazi e organizzazione di fiere ed eventi, con un percorso interdisciplinare che ha l’obiettivo di formare nuove figure professionali che uniscano un approccio progettuale del design con le competenze di management, marketing e comunicazione. Il metodo insegnato è quello del design thinking, che viene applicato sia agli spazi fisici e digitali che alle interazioni tra diversi gruppi di clienti e stakeholder di grandi eventi. Non può esserci network senza lo sviluppo di una piattaforma di relazioni. MEED ha l’ambizione di formare Event e Exhibition designer che sappiano ideare, progettare, gestire e comunicare format nuovi e di successo. MEED si avvale della collaborazione di SPD – Scuola Politecnica di Design, e IULM.
Una Fiera sempre più green
Ma Fondazione, parallelamente alla formazione e alle altre sue attività, sta investendo imponenti risorse anche per migliorare la competitività dei propri immobili con interventi che prevedono sia l’ammodernamento dei sistemi di riscaldamento, raffreddamento e illuminazione, sia la creazione di nuove strutture e infrastrutture come, ad esempio, le postazioni per la ricarica dei veicoli a trazione elettrica. Tra le operazioni più rilevanti in questo campo emerge senza dubbio l’impianto fotovoltaico realizzato sulle coperture dei padiglioni di Fieramilano, uno dei più grandi al mondo. Per avere un’idea delle sue potenzialità basta pensare che a pieno regime potrebbe soddisfare il consumo annuo di 3.000 appartamenti. Dal 2020, inoltre, il 100% dell’energia elettrica acquistata dall’Allianz MiCo proviene da fonti rinnovabili ed è coperta dai relativi certificati di garanzia di origine. Nel complesso, la percentuale di energia rinnovabile utilizzata sul totale è pari al 21%, il 75% in più rispetto al 2019. L’obiettivo al 2025 è di raggiungere il 50% sul totale. Dal punto di vista del riscaldamento, invece, i consumi di Fieramilano sono coperti per il 99% dal termovalorizzatore Silla 2 alimentato da rifiuti urbani residui derivanti dalla raccolta differenziata. Queste ed altre misure attualmente in fase di attuazione comportano un ulteriore passo avanti in ottica Smart City e di contributo alla transizione energetica per Milano e la sua immediata cintura.
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