Chiesa

No, Meloni non è la “cameriera di Trump”

Immagine generata da AI tramite DALL·E di OpenAI

Il magistero della pace di Papa Francesco ha avuto il suo coronamento nell’incontro tra Trump e Zelensky prima dell’inizio dei funerali in piazza San Pietro. Mi è venuto in mente quel passo del Vangelo in cui Gesù dice che è necessario che il chicco muoia perché porti molto frutto. La morte del Papa ha portato ad un incontro tra i due, un incontro molto diverso rispetto a quello avvenuto alla Casa Bianca.

Effettivamente quell’incontro credo abbia accelerato i tempi della pace, visto anche quanto il presidente Trump ha postato durante il viaggio di ritorno con le sue riflessioni sul presidente Putin. Il magistero della pace di papa Francesco prevede che essa debba essere perseguita a tutti i costi, incontrando tutti. La pace, diceva il papa in un suo messaggio per la Giornata della pace, è artigianale, ossia è costruita giorno dopo giorno, con gli sforzi di tutti. Questi sforzi in cosa consistono? Il primo sforzo è quello del corretto utilizzo della parola che deve sempre essere rispettosa di tutto e di tutti e non deve mai far percepire che l’altro è inteso come nemico, mai.

Soprattutto nella società di oggi, nella quale i social e i mezzi di comunicazione hanno un posto predominante nelle nostre vite, il modo di esprimersi e il nostro atteggiamento possono fare davvero la differenza. Questo è un insegnamento davvero importante, per tutti, soprattutto per chi si occupa di politica. Tante volte lo abbiamo detto, è importante che la classe politica sia consapevole della responsabilità che esercita nei confronti della collettività.

Ora dico quanto sto per dire indipendentemente dalla persona che ora siede a palazzo Chigi. È un comportamento responsabile dire che la presidente del Consiglio è la cameriera di Trump? È un comportamento responsabile non riconoscere costantemente i passi fatti dalla premier, non solo per ricomporre i rapporti tra Europa e Stati Uniti ma per ricomporre i rapporti all’interno della stessa Europa? Senza nulla togliere ai canali della diplomazia vaticana, canali di grande levatura che hanno mediato e ottenuto grandi risultati, io credo che dietro l’incontro tra Trump e Zelensky il ruolo della premier come mediatrice sia facilmente individuabile. Se, dunque, vogliamo essere coerenti con i messaggi di cordoglio per la morte del Papa e con le dichiarazioni e i pubblici encomi, una maggiore attenzione al modo di fare politica deve essere prestata da tutte le forze politiche.

Diciamo che anche su questo fronte papa Francesco ha avviato dei processi che ora devono essere accolti e inseriti in strutture, non solo a livello ecclesiale ma a livello di politica e di diplomazia a livello internazionale. Questa è la grande eredità di papa Bergoglio, un’eredità per tutti: dialogare sempre, non cedere al compromesso, essere rispettosi.

Suor Anna Monia Alfieri, 2 maggio 2025

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