Zanzara tigre

“Non è così”, “Come no?!”. Scontro Parenzo-Cruciani sulla Diciotti

L’editoriale del conduttore della Zanzara: il fantoccio della Meloni, i migranti della nave Diciotti e l’Europa

Nell’ultima puntata della Zanzara, Giuseppe Cruciani ha commentato con il suo caratteristico tono provocatorio le recenti vicende politiche e sociali. “Ragazzi benvenuti nella trasmissione più politicamente scorretta della radiofonia mondiale”, ha esordito il conduttore, dando il via alla discussione.

Cruciani ha poi affrontato il caso delle maschere della Meloni bruciate in piazza: “Non è la fine del mondo! Non è la fine del mondo! Però c’è qualcuno che porta in piazza per il carnevale un burattino della Meloni e lo brucia! Per me possono bruciare quello che vogliono. Ma sono gli stessi che, mentre bruciano la maschera, si dicono inclusivi, si dicono accoglienti, si dicono tolleranti, si dicono democratici e soprattutto si dicono antifascisti. Mentre sono i primi intolleranti! Questo è il punto fondamentale”.

Proseguendo con il suo commento, Cruciani ha criticato l’Europa e la sua politica migratoria: “Mentre l’Europa pensa di fare leggi più draconiane contro gli immigrati e mentre la Germania sicuramente farà delle leggi durissime contro l’immigrazione clandestina, con dei provvedimenti che nemmeno ci sogniamo sui ricongiungimenti familiari, noi abbiamo i magistrati del nostro paese, questa cosa mi fa impazzire, che rimborsano, rimborsano a piedi lì”. Sul punto il conduttore è stato contestato da David Parenzo, secondo cui il risarcimento riguarderà un solo migrante e non supererà i 1600 euro (in realtà l’entità del ristoro è ancora tutta da quantificare).

Infine, Cruciani ha lanciato una provocazione ai suoi ascoltatori, chiedendo chi fosse l’intellettuale di sinistra che ha definito un presidente democraticamente eletto con epiteti come “incolto, imbecille, buzzurro, ignorante e bestiale, fanatico, idiota”.