Nell’ultima puntata della Zanzara, Giuseppe Cruciani ha commentato con durezza la manifestazione pro-palestinese che ha visto affiorare una scritta contro il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. “Allora ragazzi – ha esordito il conduttore – molti dicono che dobbiamo minimizzare, che in fin dei conti è solo una scritta, che non è che tutti quelli che manifestano vogliono sparare al Presidente del Consiglio e che sarà mai una scritta? Durante una manifestazione di ProPal, i cosiddetti buoni, quelli che sono contro la violenza, scrivono ‘Sparare a Giorgia’. E molti dicono: ‘Minimizziamo, che sarà mai, è un corteo, non sono tutti così’, eccetera, eccetera. Vi dovete vergognare! Quando riguarda la sinistra o comunque persone vicine all’estrema sinistra, agli anarchici, eccetera, bisogna minimizzare, bisogna minimizzare“.
Cruciani si è poi soffermato su un altro recente episodio legato all’immigrazione: “Qualche bonista si scandalizza per le fascette ai polsi agli immigrati. Sono state messe a gente che ha condanne, in ogni caso le manette non sono catene. Non sono stati trascinati via in catene: sono fascette ai polsi, servono spesso anche a proteggere le forze dell’ordine, e qualcuno si scandalizza. Ma che cazzo di paese è quello che si scandalizza di fronte alle fascette ai polsi di gente condannata? Mi fa andare ai matti questa cosa”.
Il conduttore ha successivamente affrontato la questione della violenza degli ultras, facendo riferimento a recenti episodi di scontri tra tifosi e forze dell’ordine a Roma in occasione del Derby: “Guardate che io so benissimo che queste cose qui accadono ovunque, accadono ovunque, certamente la violenza degli ultras non ha una bandiera, è uguale ovunque. Ma le persone che commettono atti di violenza nei confronti di rappresentanti delle forze dell’ordine, siano essi anarchici, Pro-Pal, estrema destra, estrema sinistra, ultras, eccetera eccetera, vanno presi e condannati in maniera pesantissima. Anzi: io darei l’aggravante per chi colpisce un uomo delle forze dell’ordine”.
Cruciani è poi passato a esprimere la sua opinione su alcuni commentatori televisivi, in particolare su Beppe Severgnini e le sue dichiarazioni su Donald Trump: “Quando il Presidente americano non piace o quando prende delle decisioni bizzarre, diciamo, è pazzo da manicomio: un anziano problematico lo farei vedere, ha una collezione dei disturbi mentali, lo farei vedere da uno bravo. Siamo arrivati a questo, ma andate a fare in culo!”
Infine, il conduttore ha parlato con indignazione di un episodio di cronaca nera avvenuto a Venezia: “Oggi leggo una cosa clamorosa: orrore a Venezia, un uomo di 45 anni, di origine sarda, si chiama Mulas, ha seguito una bambina di 11 anni, l’ha spinta dentro la casa, l’ha violentata, ha tentato di rapinarla. E fin qui è l’orrore chiaramente, un fatto di cronaca che non dovrebbe suscitare nessun tipo di discussione. Poi si scopre però che codesto signore era incredibilmente libero, era incredibilmente libero perché non era la prima volta, questo tizio è una specie di stupratore seriale, era libero, era libero!”.
Poi la palla è passata a David Parenzo. E allora siamo arrivati all’apice. Dopo aver mostrato un cappellino del MAGA che è stato fabbricato in Cina, nonostante Trump abbia ora imposto dazi contro Pechino proprio per riportare la produzione negli Stati Uniti, Parenzo si è lasciato andare: “Questo è un coglione, perché trattasi di un coglione”, ha detto definendo poi il presidente Usa anche “imbecille”. Sul caso degli scontri tra ultras e polizia, la tesi parenziana è invece questa: “I rom, i borseggiatori, i ladri, i rom non hanno mai fatto alcuna guerriglia urbana contro la polizia, mai. Al massimo ti rubano il portafoglio, e poi ti dicono ‘Sì, è rubato, certo che è rubato’. Queste canaglie di tifosi invece hanno messo a ferro e fuoco la città. Un rom ha mai messo a ferro e fuoco una città? No. Si sono bruciati da soli i loro campi, alle volte qualche stufetta che parte, alle volte qualche problemino, ma vivono lì. No, noi dovremmo mandare a fare in culo gli ultras e paradossalmente anche… integrare i rom! Ma non dico dire grazie ai rom, non posso dirlo, però tu chiedi anche a un funzionario di polizia: quando il rom viene arrestato, non fa quella gazzarra schifosa che fanno gli ultras violenti. I rom non girano armati, no, girano armati… del loro talento nel rubare”.
Cruciani dunque spiega la “tesi parenziana”: “Tu dici: ‘il furto con destrezza è meno pericoloso delle sassate degli ultras ai poliziotti'”. Parenzo conferma: “I rom non fanno mai rapine armati in genere, non è che girano con le pistole i rom. Non mi risulta, magari ce ne sarà uno una volta, ma è una notizia. Il rom armato è una notizia. Per la società sono più pericolosi gli ultras dei rom. Per la società sono pericolosissimi gli ultras, molto meno pericolosi i rom”.