Duecento senatori ci costano (come prima) 505 milioni di euro, più di 2 milioni e mezzo ciascuno, tra l’altro per la seconda Camera che serve solo a far fare la spola al governo e alle proposte di legge in una inutile e bizantina ripetizione. Basterebbe una sola Camera.
Che poi, la cosa ancora più grave è che non sono “i politici” eletti la zavorra, come si è dimostrato col taglio di 115 senatori deciso dal famoso referendum che avrebbe dovuto tagliare i “costi della politica” ma tutto il carrozzone che si portano dietro e gli innumerevoli dipendenti pubblici e para pubblici che girano intorno alla struttura. Il Senato è solo la punta dell’iceberg. Funziona così in ogni Regione, nelle non abolite province, nei comuni, nelle società partecipate, negli enti pubblici dipendenti. ecc. ecc.
Ma in problema in Italia è: l’evasione fiscale! Il problema sono gli autonomi e le partite Iva, vero? Le imprese, quei pochi imprenditori che ancora lavorano in questo inferno fiscale, vero? E questo governo cosa fa? Anziché tagliare un centesimo di questi immondi sprechi fa i concordati preventivi biennali, cioè chiede ancora più soldi del dovuto a chi lavora e produce in cambio di meno controlli.
Andrea Bernaudo, 6 dicembre 2024
Nicolaporro.it è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati (gratis)