Esteri

Perché il disastro ucraino non è colpa della Nato - Seconda parte

Si può obiettare che non fosse politicamente saggio ammettere nella Nato degli Stati che si erano appena liberati dal comunismo, o si erano appena resi indipendenti dall’Urss? Perché, se la Russia non costituiva più una minaccia, quegli Stati avrebbero dovuto chiedere aiuto alla Nato e perché noi avremmo dovuto assecondare la loro “paranoia”? Perché, come nel caso dell’Ucraina, non era paranoia, ma un legittimo allarme. Prima di tutto perché sin da subito la Russia ha mantenuto, nel cuore dell’ex Patto di Varsavia, una sua exclave, quella di Kaliningrad (incastonata fra Lituania e Polonia) militarizzatissima. Una presenza ingombrante che, ai baltici e ai polacchi, ha sempre dato la stessa impressione del delinquente che, dopo una fuga, tiene comunque il piede nella porta, pronto a rientrare, con le peggiori intenzioni.

In secondo luogo, tutti i Paesi dell’Est hanno problemi di minoranze etniche e linguistiche, nel caso di Estonia e Lettonia, di minoranze russe. Ed hanno visto che, sin dal 1992, la Russia tendeva a risolvere i problemi delle minoranze con la forza delle armi, in Moldavia (occupando la Transnistria) e in Georgia (ben due guerre, per separare Abkhazia e Ossezia nel 1992-94 e nel 2008). Non volevano essere prossimi nella lista.

Terzo, ma non da ultimo: anche quando era presidente Eltsin, filo-occidentale, il parlamento russo era dominato da forze nazionaliste e comuniste che puntavano esplicitamente alla rifondazione dell’impero sovietico sotto altre spoglie. Queste forze hanno cercato di prendere il potere, e quasi ce l’hanno fatta, nell’ottobre del 1993. I Paesi che facevano parte dell’Urss e del Patto di Varsavia e se ne erano appena liberati, avevano tutte le ragioni per temere un ritorno improvviso nel passato.

I Paesi che sono entrati a far parte della Nato, dopo il classico percorso ad ostacoli per accedervi, non hanno avuto problemi militari con le loro minoranze e non sono più stati concretamente minacciati da Mosca. L’Ucraina è fuori dalla Nato ed è stata invasa. Sarà un caso?

Stefano Magni, 15 marzo 2022

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