La sacrosanta liberta’ individuale di potersi muovere termina dove inizia la altrettanto sacrosanta liberta’ di non ammalarsi del prossimo.
david
21 Marzo 2020 12:47
se devo rinunciare alle mie libertà per il bene comune OK, ma siccome non siamo in una dittatura islamica dove i precetti di fede vanno accettati a priori, vorrei che qualche scienziato mi spiegasse in che modo un ciclista solitario, un runner o un passeggiatore che trascorre due ore sulla spaiggia, riescono a trasmettere il virus.
honhil
21 Marzo 2020 11:26
E ora si pensa di adottare il modello coreano.
Lo Stivale continua ad essere avvolto dalla stessa confusione di sempre: è così le città e i paesi di ogni ordine e grado hanno un elenco delle ristrettezze diverso uno dall’altro. Con la conseguenza che regnano assieme la confusione e il coronavirus. Mentre il governo non fa altro che scimmiottare se stesso: ed emana una direttiva appresso all’altra: a testimonianza che i protagonisti più confusi sono proprio loro: Conte e i suoi ministri.
E così, adesso, dopo 47021 casi positivi e 4032 deceduti, e per fortuna 5129 guariti, si inneggia al modello coreano. Ma c’è un ‘ma’, c’è sempre un ‘ma’ annidato da qualche parte: allora perché il governo ha risposto picche quando dalla Lombardia, tra medici e governatore, erano in tanti a chiedere tamponi a tappeto? E dire che, se il governo invece trincerarsi dietro ad un attivismo confusionario ed improduttivo, avesse accettato il dialogo, forse l’idea di ‘tamponi a tappeto e monitoraggio dei cittadini mediante app e siti appositi’ sarebbe venuta anche a loro. Tagliando ‘il nodo della privacy’, nello stesso modo in cui hanno azzerato le libertà dei cittadini.
La sacrosanta liberta’ individuale di potersi muovere termina dove inizia la altrettanto sacrosanta liberta’ di non ammalarsi del prossimo.
se devo rinunciare alle mie libertà per il bene comune OK, ma siccome non siamo in una dittatura islamica dove i precetti di fede vanno accettati a priori, vorrei che qualche scienziato mi spiegasse in che modo un ciclista solitario, un runner o un passeggiatore che trascorre due ore sulla spaiggia, riescono a trasmettere il virus.
E ora si pensa di adottare il modello coreano.
Lo Stivale continua ad essere avvolto dalla stessa confusione di sempre: è così le città e i paesi di ogni ordine e grado hanno un elenco delle ristrettezze diverso uno dall’altro. Con la conseguenza che regnano assieme la confusione e il coronavirus. Mentre il governo non fa altro che scimmiottare se stesso: ed emana una direttiva appresso all’altra: a testimonianza che i protagonisti più confusi sono proprio loro: Conte e i suoi ministri.
E così, adesso, dopo 47021 casi positivi e 4032 deceduti, e per fortuna 5129 guariti, si inneggia al modello coreano. Ma c’è un ‘ma’, c’è sempre un ‘ma’ annidato da qualche parte: allora perché il governo ha risposto picche quando dalla Lombardia, tra medici e governatore, erano in tanti a chiedere tamponi a tappeto? E dire che, se il governo invece trincerarsi dietro ad un attivismo confusionario ed improduttivo, avesse accettato il dialogo, forse l’idea di ‘tamponi a tappeto e monitoraggio dei cittadini mediante app e siti appositi’ sarebbe venuta anche a loro. Tagliando ‘il nodo della privacy’, nello stesso modo in cui hanno azzerato le libertà dei cittadini.
https://www.liberoquotidiano.it/news/personaggi/21389428/dritto_e_rovescio_paolo_del_debbio_furbetti_coronavirus_restate_casa_non_rompete.html