Cronaca

Piantedosi, prima vittoria: l’Ong rinuncia alla missione – LIVE

Caos migranti a Catania: due navi Ong in porto, altre due al largo. Le associazioni pronte a ricorrere al Tar

Cronaca

Tra governo e Ong è braccio di ferro. Mentre le organizzazioni approdate a Catania con le loro navi cercano una via giudiziaria per far sbarcare tutti i migranti a bordo, c’è chi – vista l’aria che tira in Italia – ha deciso di fermare le proprie missioni. Una prima “vittoria”, se così possiamo chiamarla, per la strategia del governo Meloni che non intende derogare agli obblighi di soccorso ma neppure permettere a navi private di dettare la politica migratorio di uno Stato.

Dopo lo sbarco dei “fragili” sia dalla Humanity1 che dalla Geo Barents, le due imbarcazioni già approdate in Sicilia, i migranti rimasti a bordo (35 sulla prima e 214 sulla seconda) sono in un limbo. Il governo ha ordinato alle Organizzazioni di levare l’ancora e tornare in acque internazionali, per poi chiedere ai rispettivi Stati di bandiera eventuale assistenza per gli stranieri. Le Ong però si rifiutano di eseguire l’ordine, pronte ad affrontare un’eventuale inchiesta per resistenza a pubblico ufficiale ma anche a presentare diversi esposti nei Tribunali competenti.

Segui qui sotto la diretta sul braccio di ferro tra governo e Ong.


18.35 Nave Rise Above verso Reggio Calabria

A bordo ha 89 migranti.

16.29 Piantedosi, prima vittoria: l’Ong rinuncia alla missione

Un primo successo la linea Piantedosi sembra averlo prodotto. Come riporta l’Ansa, infatti, l’Ong dei Paesi Baschi “Salvamento Maritimo Himanitario” ha deciso di rinviare la missione prevista a breve per andare nel Mediterraneo a recuperare i migranti. Scrive l’agenzia Efe che tra le motivazioni di questa decisione ci sono proprio le “incertezze sulle misure che potrebbe prendere il nuovo governo di estrema destra”.

16.00 Conte: “Basta slogan a danno dei disperati”

Senza un briciolo di buongusto, il premier dei decreti sicurezza (sì, li ha firmati lui) oggi si schiera dalla parte delle Ong (chiamate dal suo vicepremier “taxi del mare”): “Il governo si ritrova subito ad affrontare il problema degli sbarchi di migranti giunti sulle nostre coste con imbarcazioni gestite da Ong – scrive su Fb Giuseppe Conte – Scoprirà presto che il tema dei flussi migratori è ben complesso e va affrontato senza facili slogan o esibizioni muscolari a danno di persone e famiglie disperate”. E ancora: “Il nazionalismo arrogante non porta da nessuna parte e che tutte le iniziative in materia vanno inquadrate in una dimensione di solidarietà europea”

15.00 Tre migranti della Geo Barents si buttano in acqua. E quelli rimasti a bordo rifiutano il cibo

13.55 L’Ong Humanity1: “Non ci muoveremo da qui, non lasceremo il porto”

13.00 Multa da 50mila euro per le navi Ong

Le due Ong avrebbero ricevuto un avvertimento sulla multa da 50mila euro, ma al momento nulla è stato notificato.

11.30 Msf denuncia “attacchi di panico” e “infezioni gravi” a bordo

Il cavillo su cui si gioca la questione è tutta sulla “vulnerabilità” dei migranti rimasti a bordo. Le Ong ritengono che visto lo status medico-psicologico delle persone soccorse, l’operazione di soccorso si possa considerare conclusa solo con lo sbarco a terra. Per il governo, invece, le persone rimaste a bordo possono tranquillamente riprendere il mare e arrivare in acque internazionali o nei porti dello Stato di bandiera della nave.

12.00 Ue a gamba tesa: “I migranti siano lasciati a bordo il meno possibile”

10.50 Msf: “Team legale al lavoro su illegalità commesse dall’Italia”

Il team legale di Medici Senza Frontiere, proprietaria della Geo Barents, è al lavoro per studiare il decreto ministeriale emanato dal governo per “per riscontrare le illegalità che contiene e commesse dalle autorità”. Possibile dunque che anche loro ricorrano al Tar.

10.15 La Rise Above chiede un porto

Anche dalla Rise Above, nave tedesca della Mission Lifeline, arriva la richiesta di porto sicuro all’Italia. “Dopo tre giorni in mare senza un porto sicuro la situazione continua a deteriorarsi. Chiediamo di sbarcare ora”, scrive su Twitter la Ong. Dopo i quattro evacuati la notte scorsa, a bordo ci sono 89 migranti la ong.

10.00 La Ocean Viking chiede un porto

Dice Francesco Creazzo, portavoce di Sos Mediterranee: “La Ocean Viking è ancora in acqua internazionali con 234 persone in attesa dell’assegnazione di un porto sicuro. Abbiamo iniziato i soccorsi venti giorni fa e abbiamo a bordo tutte persone fragili che fuggono dalla Libia”.

09.00 L’Ong Sos Humanity fa ricorso al tar del Lazio

La Ong ha deciso di ricorrere al Tar del Lazio contro il decreto del governo che impedisce ai 35 migranti, non ritenuti “fragili”, di scendere dalla nave. Allo stesso tempo, avvierà un procedimento al tribunale civile di Catania per permettere a tutti quelli che chiedono protezione l’avvio della procedura per la richiesta di asilo. Il capitano della Humanity1, nonostante il decreto firmato dal governo che lo invita a non sostare in acque italiane, si sta rifiutando di lasciare il porto. “Nel provvedimento in cui si dice al comandante della nave di lasciare il porto di Catania con a bordo i 35 migranti rimasti a bordo – fanno però notare – non c’è una scadenza, un termine temporale”.

08.30 La situazione a Catania

Nel porto ci sono due navi. La Humanity1 e la Geo Barents, entrambe ispezionate dall’Italia e soggette ad uno sbarco “selezionato”. A bordo della prima nave sono rimaste 35 persone, sulla seconda 215. Al largo sono in attesa sul da farsi la Ocean Viking con 234 persone e la Rise Above con 91 dopo l’evacuazione di 4 di loro per urgenze mediche.

Articolo in aggiornamento

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