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Nella mattina di oggi, la bretella autostradale Ivrea–Santhià è stata teatro a un grave episodio di violenza. Due agenti di polizia sono stati feriti in seguito ad un attacco da parte di un ragazzo francese tra i 25 e i 26 anni,. L’aggressione si è verificata presso la stazione di servizio di Viverone sud.
Tutto è iniziato con il furto di un’auto da parte dell’aggressore che ha sottratto il mezzo ad un capocantiere di un cantiere nelle vicinanze. Dopo aver sfondato la recinzione metallica si è immesso nell’A4 dove però ha avuto un incidente. Qui ha chiesto soccorso e si è fatto trasportare da un furgone nell’area di servizio di Viverone Sud dove ha tentato di rubare un altro mezzo minacciando una famiglia con un coltello. A quel punto sono intervenuti i poliziotti. Ma l’uomo ha recuperato un martello (non si sa ancora se lo aveva con sé o se l’ha recuperato in auto) e ha aggredito con furia i due agenti, ferendone uno alla testa. Uno dei poliziotti ha allora deciso di rispondere all’attacco, ferendo l’aggressore con un colpo di pistola. Un altro proiettile, secondo La Stampa, dopo un rimbalzo avrebbe ferito di striscio l’altro agente. Secondo quanto riferito, i tre soggetti coinvolti sono stati portati in ospedale.
Come conseguenza diretta di questo episodio, la bretella autostradale è stata chiusa al traffico, a partire dallo svincolo di Albiano in direzione Vercelli.
Le ferite riportate dai soggetti coinvolti sono state di notevole entità. L’elicottero del pronto soccorso è stato chiamato in campo e ha raggiunto l’area di servizio per effettuare il trasporto dei feriti. L’aggressore è ricoverato al CTO di Torino con 30 giorni di prognosi: colpito da un proiettile alla gamba destra, è stato sottoposto ad un intervento. Il poliziotto ferito più gravemente, invece, non sarebbe in pericolo di vita: ha un trauma cranico, ma è sveglio e non intubato. Si attende la tac per definire la prognosi. L’altro agente, colpito di striscio dal proiettile, è invece ricoverato all’ospedale di Ivrea ma sta bene.
Fabio Conestà, segretario generale del Movimento Sindacale Autonomo di Polizia (Mosap), mette in guardia: “Ora non si osi indagare chi ha sparato. Si pensi in questo momento ad assicurare alla giustizia l’autore di questo gravissimo gesto e non a indagare il collega che ha aperto il fuoco”.
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