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Puttane e sciacalli? Certo, ma senti chi parla

Tutti i giornalisti se la sono presa con il Movimento 5 Stelle per essere stati definiti “puttane” e “infimi sciacalli”.  Sono giornalista da una ventina d’anni e in effetti devo dire che la critica dei grillini nei confronti della categoria è più che condivisibile. Direte: allora ti senti una puttana e uno sciacallo? Non lo so, ovviamente ognuno di noi non si sente né l’uno né l’altro. Soltanto oggi ci accorgiamo che i giornalisti da Mani pulite in poi non sono sempre stati il massimo della correttezza professionale? Soltanto oggi ci accorgiamo che i giornalisti hanno spesso pubblicato intercettazioni “private”, sputtanato persone e sbattuto il mostro in prima pagina senza dare lo stesso rilievo a smentite o ad archiviazioni della magistratura?

Dunque, è giusto che parlino di “puttane e sciacalli” proprio quei politici che hanno beneficiato di questo clima creato dai giornalisti? È giusto che parlino coloro che hanno beneficiato dei racconti spesso esagerati e strumentalizzati su malaffare, evasioni e ruberie? È giusto che parli proprio quel movimento che ha detto “intercettateci tutti” e che ha parlato di trasparenza? Ecco, proprio loro si lamentano ora che sono al governo.

I giornalisti sono sempre le stesse puttane e gli stessi sciacalli di prima. Gli stessi che hanno creato quel clima che ha reso possibile le loro vittorie elettorali, Roma compresa.

Insomma, noi saremo puttane sciacalli, ma loro oggi sono gli ultimi a poter parlare.

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