Cronaca

Rai, le nomine vanno bene solo se le fa la sinistra

C’è movimento nella tv pubblica per i nuovi incarichi. Il doppiopesismo di chi accusa la destra di “occupazione”

Cronaca

Il grande tema della giornata è la vicenda relative alle nomine. In realtà le nomine importanti sono già state fatte però a noi giornalisti, siccome siamo dei morti di fame, l’unica cosa che interessa è la mamma Rai.

Tra l’altro, oggi leggo sul Messaggero che sarei in pole position per tornare in Rai. Come ricorderete, ci ho lavorato per tre anni, peraltro ci entrai quando ad essere direttore era Luigi Gubitosi, l’unico direttore generale che non faceva parte di nessun partito politico, completamente fuori dai giochi. Era stato nominato da Mario Monti, che io consideravo e detestavo. La Rai l’ho conosciuta e ho provato sulla mia pelle cosa accade quando, dopo tre anni, cambia l’amministratore delegato. Ti fottono, così come è successo a me. Il mio programma andava male? Cazzate, Virus andava benissimo. Mi hanno fottuto perché io non facevo parte di quella cricca del cavolo che all’epoca comandava in Rai. Vi ricordate Campo Dall’Orto? Il cretino perfetto messo alla guida della Rai.

In questo panorama, in cui tutti quanti hanno fatto i cazzi loro nella Rai, adesso si scopre che la Meloni non ci tiene a tenere gli uomini piazzati dalla sinistra. Ho poi trovato straordinaria l’intervista a Lollobrigida che dice “No, ma che dite. Noi abbiamo fatto ieri un decreto per mettere il tetto a 70 anni all’età pensionabile dei presidenti degli enti lirici, ma non c’entra niente con Fuortes che sta facendo l’amministratore delegato della Rai”. Proprio questo decreto permetterebbe infatti a Fuortes di prendere il posto del presidente del teatro lirico di Napoli Lissner. È esattamente quello che sempre hanno fatto tutti i governi con la Rai. Viviamo in una gigantesca bolla di ipocrisia per cui se le nomine le fa alla sinistra sono tutti competenti, mentre se a farle è la destra apriti cielo.

Eppure nessuno osa mettere in dubbio Damilano che per una striscia quotidiani prende 1.000 euro a puntata, perché insomma Damilano, così come i suoi colleghi di sinistra, è bravissimo. Tant’è che oggi Sallusti interviene dicendo: “Toc Toc, ve la state prendendo con la destra perché decide di cambiare gli uomini che ha messo la sinistra in quei posti?” No, spiegatemi gli uomini della sinistra vanno bene, mentre quelli della destro no? Dobbiamo tenerci ad esempio all’Inps Tridico proprio ora che c’è un governo che vuole cambiare il reddito di cittadinanza?

Lollobrigida dice “No, ma figuratevi, Fuortes può rimanere ancora a fare amministratore delegato della Rai quanto vuole”. Non ci crede neanche la sorella al fatto che hanno fatto questo decreto per fare una razionalizzazione dell’età pensionistica. È chiaro che l’hanno fatto per liberare il posto a Fuortes. Se la politica deve vivere di queste ipocrisie ci viva, ma non nascondiamoci dietro un dito.

Nicola Porro, 6 Maggio 2023

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