Biblioteca liberale

Instasecrets (Mirko Scarcella)

Tutti ormai danno per acquisito il fatto che nei prossimi anni le macchine, o se preferite i robot, ci ruberanno i mestieri. Tanto che qualcuno ha tirato fuori la solita genialata: tassiamo i robot.

Per carità, così stiamo facendo con le automobili, che sono una formidabile fonte di introiti per lo Stato. Ma ai loro esordi nessuno si sognava di bloccare il loro sviluppo per via fiscale: all’epoca, semmai, le macchine venivano semplicemente distrutte. Oggi si tassa tutto e l’auto, essendo diventata una parte indispensabile proprio di quel tutto contemporaneo, viene tassata. Dunque si pensa bene di esercitare il proprio inconscio luddista con la fiscalità anche sui robot, sulle «cose nuove».

Ritorniamo al punto. Le macchine di domani spazzeranno via i lavori di oggi, ma non si capisce per quale motivo si escluda la possibilità che ne nascano di nuovi. Insomma, nella nostra immaginazione giuslavoristica il pessimismo spazza via ogni argine di ottimismo.

Ecco già i primi due buoni motivi per leggere subito Instasecrets. Crea la tua idea, costruisci il tuo impero, realizza il tuo sogno (acquistabile sul sito mirkoscarcella.net). Chi l’ha scritto è un inguaribile ottimista, ma non uno di quelli che lo fa per posa.

Il futuro non è detto che sia un disastro.

Con Mirko Scarcella basta prendersi un caffè per capirne l’energia positiva. La mamma, reduce da una fresca separazione, ogni mattina lo obbligava a mettersi davanti allo specchio e a recitare: «io mi ammiro, io credo in me stesso».

Forse per questo a poco più di vent’anni molla il posto fisso (uno dei pochi) di commesso da Zara per fondare la sua azienda: gestisce e potenzia profili Instagram. E questo è l’altro motivo per leggere il libro: Scarcella è il mago di Instagram, il social network che oggi va per la maggiore. È il segreto del successo di gente come Chiara Ferragni, che veniva dal nulla della provincia italiana, e Gianluca Vacchi, che per la verità alle spalle ha una grande storia imprenditoriale.

Nel libro c’è la filosofia di Scarcella, ma più che altro è una guida pratica per usare al meglio uno strumento come i social network, per i quali oggi passa buona parte della ricchezza mondiale nel settore retail e non solo. Insomma, Scarcella si è inventato un lavoro che solo pochi anni fa non esisteva: anzi fino a un lustro fa Instagram neanche era on line.

Le macchine distruggono posti di lavoro tradizionali, ma ne creano anche di nuovi che oggi è difficile immaginare. Vittorio Feltri che ha un gran fiuto non solo per i giornali, ma anche per i quattrini, nella prefazione parla di Scarcella come di un genio e definisce il libro un «manuale sorprendente per diventare ricchi e vivere (quasi) felici grazie all’uso di internet».

Altro che manuali di giornalismo e burocratici praticantati.

Nicola Porro, Il Giornale 19 marzo 2018