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Salerno, Concita e la triste fine di La7

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Ma che gli ha fatto Urbano Cairo al suo direttore di rete Andrea Salerno? Solo una mente profondamente geniale, o profondamente perversa, poteva concepire un intento così sulfureo: trasformare La7 da Zoro a Zero.

Ma come si fa a far fuori Luca Telese per tirar dentro Concitina de Gregorio? Lasciamo perdere David Parenzo, lui è apparente, fuori dal cafarnao della Zanzara, dove fa da ronzio in bassa frequenza, non trova cane che gli abbai, fa tappezzeria, serve a risparmiare qualcosa sull’arredo, è di quelli che ti basta guardarlo torvo e sparisce. “Porta rispetto” gli ringhia Concita e lui sorride, abbassa gli occhi e pensa a sé, alla insostenibile inconsistenza dell’essere Parenzo. Porta rispetto e porta a casa. Invece, Concita.

Rigida, come la Giustizia Offesa, introduce gli immarcescibili temi esistenziali: dove va il Pd? Dove va la sinistra? Dove vanno i 5 stelle? (“Per andare dove dobbiamo andare, dove dobbiamo andare?”). Roba da martellata in nuca di Fantozzi alla sigla iniziale di “Orizzonti della scienza e della tecnica”. Invece è In Onda, ma un’onda anomala, anzi esanime: sospinta da un vento di share del 2%, ma solo perché trainata dalla corrente della novità, ben presto la trasmissioncina sconterà l’effetto Pd,  cioè la liquefazione. Col suo grande avvenire dietro gli occhiali (l’Unità, eccetera), Concita riesce a calcificare sempre tutto, come il vento stregato che lascia di marmo. Mai un colpo d’ala mai una scintilla, sempre quell’atmosfera plumbea, grave, dolente, da congresso del Pcus, da sezione anni ’50 del Pci coi ritratti delle care memorie alle pareti, coperti di polvere del tempo.

Ma portiamo rispetto. E sì che Salerno di leggerezza, di satira dovrebbe intendersene, il curriculum su wikipedia lo certifica. Mah, si vede che era un altro momento, come dice Paola Taverna, oggi è il tempo delle scelte sofferte e dei programmi improntati al moralismo pessimistico di Berlinguer; o delle ceneri di Gramsci. E di Concita: secondo Dagospia, nella promozione di Madame de Gregorio c’è di mezzo Enrico Mentana, un altro che, a forza di maratone, forse avrebbe bisogno di riposarsi un po’. Va’ un po’ a capire, magari son quelle logiche interne che capisce solo chi ci sta dentro, per esempio Lilli Gruber che non pare averla presa molto bene. Bah. La Giustizia Offesa con l’appendice etico-estetica di Parenzo: diavolo d’un Salerno!

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