Cultura, tv e spettacoli

Sanremo, sia lode a Carlo Conti per la sua uscita su Fedez

I manettari all’assalto del cantante in gara al Festaval per via di alcune intercettazioni. Ma ha ragione il conduttore

carlo conti

Ci voleva Carlo Conti per ribadire un concetto semplice semplice, scontato scontato, che forse non trova d’accordo Max del Papa (intanto: leggete qui il suo stupendo resoconto sulla seconda serata) ma per noi imprescindibile: in Italia vige la presunzione di innocenza e nessuno, fino a prova contraria, può essere costretto a lasciare il proprio lavoro se un giudice non l’ha dichiarato colpevole di chissà quale malefatta.

Ieri, forse lo saprete, sono state pubblicate alcune intercettazioni sul caso di Emis Killa, Luca Lucci e sulla curva degli ultras del Milan. Cosa emerge da queste chat? Niente di clamoroso, se non che Fedez e l’altro “artista”, che ha dovuto rinunciare a salire sul palco dell’Ariston, conoscono un tizio che forse non proprio raccomandabile è. I giornalisti in sala stampa, presi dalla foga giustizialista, dicono: ma ha senso che Fedez continui a cantare al Festival? Carlo Conti risponde secco: “Non è indagato. Io faccio il direttore artistico, non sono un giudice. Mi occupo di canzoni”. Fine. Amen. Giustissimo.

Ci permettiamo solo di fare una piccola, doverosa precisazione: Fedez ha diritto a partecipare a Sanremo non solo perché “non è indagato”; Fedez ha diritto a partecipare a Sanremo perché, anche qualora fosse indagato, resterebbe comunque innocente fino a prova contraria (neppure regolamento del Festival non prevede che debba ritirarsi). Infatti, poco dopo Conti si corregge e, a chi gli fa notare che Fedez è indagato in un’altra inchiesta, precisa che questa “non può essere una discriminante per eliminare una persona che non è stata condannata”. Anche perché al momento le intercettazioni raccontano solo il punto di vista dell’accusa. C’è tutto il processo da celebrare. E uno magari potrebbe anche scegliersi amici migliori, ma non per questo va punito a prescindere.

E lo diciamo noi, che con Fedez non siamo mai stati agnellini.

Federico Lucia infatti non è l’educatore che sceglieremmo all’oratorio parrocchiale, però lo conosciamo ed è questa roba qui: chi l’ha esaltato in passato per le sue intemerate contro la Rai e il centrodestra al Concertone del Primo Maggio e chi ha battuto le mani quando strappò la fotografia di un viceministro in diretta tv, non può fare ora lo scandalizzato. Da anni su questo maledetto sito facciamo notare che i testi di Fedez tutto sono tranne che un canto d’ingresso per la celebrazione pasquale. Chi parla di “esempio che Sanremo dovrebbe dare ai ragazzi” forse dovrebbe rileggersi i brani e riguardare i Festival di Amadeus. Che non sono stati proprio la celebrazione della compostezza.

Giuseppe De Lorenzo, 13 febbraio 2025

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