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Scavare buche e poi tapparle: storie di spesa pubblica - Seconda parte

Non avendo mai visto tale denaro, come ovvio, l’azienda fallisce, la trattoria chiude, il nostro perde la casa venduta all’incanto a meno di 120.000 €, due famiglie senza reddito e niente più tasse. Nemmeno quelle che pagava prima e che non sembravano sufficienti alle presunzioni.

Il paradosso, altro che quello di Keynes da lei citato, sbagliato, è che ora il signore molto dignitoso, anche se distrutto nel morale, vive in una casa popolare pagata dallo Stato ovvero quello che pretendeva da lui follie economiche.

Ecco, follie economiche. Come quella di affermare che sia meglio continuare a estorcere denaro fino alla fine della dignita’ umana per sostenere qualsiasi spesa. Fino a scavare buche per poi riempirle.

Marco

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