Il difficile contesto geopolitico dominato dal conflitto in Ucraina produce delle inevitabili conseguenze su quella porzione del sistema imprenditoriale italiano, storicamente legato all’area sia in termini di esportazioni sia in termini di approvvigionamenti di materie prime, semilavorati e prodotti finiti, utilizzati nel ciclo produttivo. Proprio per permettere alle nostre imprese, già provate dall’emergenza pandemica del Covid, di affrontare questa nuova difficoltà, SIMEST ha strutturato un intervento a sostegno delle realtà maggiormente esposte nei confronti dei Paesi coinvolti nel conflitto: Russia, Ucraina e Bielorussia. Tali imprese avranno la possibilità di accedere a due tipologie di finanziamenti agevolati con un rimborso a tasso zero e una quota a fondo perduto fino al 40%, in regime di Temporary Crisis Framework. Fino a 1,5 milioni di euro per venire in soccorso delle realtà più colpite.
Per chi esporta in Ucraina, Federazione Russa e Bielorussia
Questo prodotto, attivo a partire dal 12 luglio e fino al 31 ottobre, si rivolge alle PMI e alle MidCap che hanno realizzato, negli ultimi tre anni, esportazioni complessive verso Ucraina, Federazione Russa e/o Bielorussia pari almeno al 20% del fatturato, subendo, a causa del conflitto, una flessione dei ricavi.
Per chi si approvvigiona nei Paesi coinvolti dal conflitto
Attivo a decorrere dalla seconda metà di settembre, questo finanziamento sarà invece indirizzato alle PMI e alle MidCap italiane che negli ultimi tre anni hanno realizzato almeno il 10% del loro fatturato all’estero e i cui approvvigionamenti – nel triennio antecedente il conflitto – provenivano per almeno il 5% da Ucraina, Federazione Russa e/o Bielorussia. Un supporto a favore di quelle realtà che sono penalizzate da rincari o difficoltà ad approvvigionarsi dalle geografie interessate dal conflitto in atto. Per avere tutti i dettagli basta collegarsi al sito www.simest.it.
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