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Simest, dal 28 ottobre altri 1,2 miliardi per la rivoluzione verde e digitale delle Pmi italiane

Simest si schiera in prima linea, con un fondo da 1,2 miliardi, a sostegno dell’internazionalizzazione delle pmi italiane; si tratta dell’asse portante del sistema produttivo del nostro Paese, apprezzato nel mondo per le proprie capacità in settori che spaziano dalla moda all’arredo-design, dall’alimentare alla tecnologia. L’iniziativa parte tra pochi giorni, esattamente il 28 ottobre, quando Simest renderà nuovamente operativo il proprio portale dedicato ai finanziamenti agevolati per l’internazionalizzazione. Tre le nuove direttrici strategiche fissate per gli interventi, che sostituiscono le sette pre-esistenti: 1) la transizione digitale e quella ecologica; 2) la partecipazione a fiere e mostre internazionali; 3) lo sviluppo dell’e-commerce. Gli step necessari per le imprese che vogliono vincere, oltre che in competitività, anche altre sfide cruciali come quelle dell’innovazione e della sostenibilità. Tre sono anche le principali novità introdotte dal regolamento di questi nuovi strumenti: 1) l’accesso è riservato esclusivamente alle Pmi; 2) ciascuna impresa può inoltrare una sola richiesta (poiché la logica è massimizzare la diffusione degli aiuti sul territorio); 3) ci sono risorse e agevolazioni dedicate alle sole realtà del Mezzogiorno. Nello specifico la società presieduta da Pasquale Salzano e guidata dall’ad Mauro Alfonso utilizzerà per questi nuovi finanziamenti agevolati le risorse assegnate al Fondo 394 – che gestisce in convenzione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale – dall’Unione Europea nell’ambito del piano Next Generation Ue. Gli obiettivi posti sono quindi pienamente sinergici anche con il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) elaborato dal governo Draghi per aiutare il Paese a lasciarsi alle spalle la crisi innescata dal Covid. La necessità per le imprese, in particolare per le pmi, di investire nella transizione ecologica e in quella digitale per essere competitive nello scenario globale, è infatti una sfida già da tempo all’orizzonte a cui la pandemia ha impresso una ulteriore urgenza. Ecco perchè Simest ha rimodulato sulla base di queste nuove tendenze i propri finanziamenti, subordinandone l’ammissibilità a un tetto minimo di spesa per investimenti destinati alla transizione digitale.

 

Si riparte il 28 ottobre

Il presidente di Simest, Pasquale Salzano

L’apertura del Portale operativo Simest è fissata il 28 ottobre alle 9:30, ma dallo scorso 21 ottobre è in corso una fase di pre-apertura, allo scopo di consentire alle imprese di pre-caricare il modulo di domanda firmato digitalmente. Quanto alle condizioni, sarà possibile richiedere un finanziamento a tasso agevolato (a ottobre lo 0,055%) con una quota a fondo perduto fino al 25%, nel limite delle agevolazioni pubbliche complessive concesse da Simest in regime di Temporary Framework, e senza necessità di presentare garanzie.

 

Per le pmi del Mezzogiorno, il fondo perduto sale al 40%

Grande attenzione per il Sud Italia (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia), alle cui piccole e medie imprese è riservato il 40% delle risorse del fondo – quindi 480 milioni di euro – e per le quali la quota a fondo perduto può arrivare fino al 40% (sempre nel limite del Temporary Framework).

 

I tre finanziamenti sotto la lente

L’amministratore delegato di Simest, Mauro Alfonso

Come detto non saranno più attivi i sette finanziamenti “classici” del Fondo 394, Simest veicolerà infatti le risorse ai piccoli e medi imprenditori del nostro Paese attraverso questi tre nuovi prestiti ad hoc: 1) Transizione digitale ed ecologica delle pmi con vocazione internazionale; 2) Partecipazione delle pmi a fiere e mostre internazionali, anche in Italia, e missioni di sistema; 3) Sviluppo del commercio elettronico delle pmi in Paesi esteri (E-commerce). Vediamoli uno per uno, conte rispettive caratteristiche (per ulteriori approfondimenti è possibile collegarsi al sito del gruppo (https://www.simest.it)

 

Transizione digitale ed ecologica

E’ un finanziamento agevolato, dedicato alle pmi esportatrici (con un fatturato export minimo del 10% nell’ultimo anno o del 20% nell’ultimo biennio), destinato almeno per la metà dell’importo a investimenti per la transizione digitale e per la restante quota a investimenti per transizione ecologica e internazionalizzazione. Ha una durata di sei anni, con due di pre-ammortamento, e un importo massimo finanziabile di 300mila euro che non può comunque superare il 25% dei ricavi medi risultati dagli ultimi due bilanci approvati e depositati.

 

Partecipazione a fiere internazionali e missioni di sistema

Questo finanziamento sostiene la partecipazione a un singolo evento di carattere internazionale, anche organizzato in modo virtuale, tra: fiera, mostra, missione imprenditoriale e missione di sistema, per promuovere l’attività d’impresa sui mercati esteri o in Italia. Almeno il 30% del finanziamento deve essere destinato a spese digitali connesse all’evento, a meno che lo stesso non sia a tema digital o green. L’importo massimo del finanziamento è pari a 150mila euro e non può comunque superare il 15% dei ricavi medi dell’impresa risultati dagli ultimi due bilanci approvati e depositati. Il periodo di rimborso è di quattro anni, con un anno di pre-ammortamento. 

 

Sviluppo dell’ecommerce all’estero

Lo strumento copre le spese connesse alla creazione o al miglioramento di una piattaforma propria di e-commerce o l’accesso ad una piattaforma di terzi (il cosiddetto market place) per la commercializzazione di beni o servizi prodotti in Italia o con marchio italiano. L’importo finanziabile va da un minimo di 10mila euro a un massimo di 300mila per una piattaforma di proprietà e 200mila per un market place, senza comunque superare il 15% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due bilanci dell’azienda richiedente approvati e depositati. Anche in questo caso la durata del finanziamento è di quattro anni con un anno di pre-ammortamento.

 

La sede del Parlamento europeo a Bruxelles

 

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