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SME EnterPRIZE, così Generali fa da motore alle Pmi per la crescita sostenibile

Incentivare le aziende ad adottare modelli di business sostenibili e dare visibilità a quelle già maggiormente impegnate in queste sfide: dopo la prima edizione nel 2021, in occasione dei 190 anni dalla nascita di Assicurazioni Generali, prosegue anche quest’anno SME EnterPRIZE, l’iniziativa del gruppo assicurativo dedicata alle piccole e medie imprese europee. Tra gli obiettivi, stimolare il dibattito pubblico su un tema strategico come quello della salvaguardia dell’ambiente e delle politiche green. Una sfida ma anche un percorso, al termine del quale il 26 ottobre saranno premiati i “Sustainability Heroes”, cioè le migliori Pmi green in un grande evento che vedrà coinvolti a Bruxelles le imprese e policy holder a livello europeo. “Le piccole e medie imprese costituiscono un pilastro fondamentale dell’economia europea e uno dei driver principali per attuare la transizione sostenibile”, ricorda Philippe Donnet, Group CEO di Generali. “SME EnterPRIZE – prosegue il top manager – è parte della visione strategica di Generali ed è in linea con la nostra ambizione di promuovere una società più verde e inclusiva, in coerenza con il green deal europeo e con il Next Generation EU. Vogliamo promuovere un confronto continuo con le istituzioni nazionali ed europee, con il mondo accademico e con altre realtà del settore privato per analizzare le barriere e le opportunità di sviluppo in un settore chiave per la crescita sostenibile dell’economia del nostro continente”.

 

Il Group CEO di Generali, Philippe Donnet, sul palco dell’evento SME EnterPRIZE, tenutosi a Bruxelles lo scorso settembre

 

Il sondaggio


Il 25% delle PMI dichiara di avere adottato un piano per migliorare il proprio business per renderlo più responsabile dal punto di vista ambientale e sociale. Solo due anni fa il dato era del 14%. E’ uno dei risultati del sondaggio realizzato dall’Università Bocconi per Generali su oltre 1.000 Pmi europee. I risultati completi della survey saranno resi noti il prossimo ottobre, in occasione della seconda edizione di SME EnterPRIZE. “L’adozione di buone pratiche ambientali e sociali – aggiunge Philippe Donnet, Group CEO di Generali – offre notevoli opportunità da un punto di vista di business: i settori assicurativo e finanziario possono contribuire migliorando l’accesso al finanziamento di iniziative legate alla sostenibilità, e questo costituisce anche un’opportunità di ulteriore coesione per l’Europa”.

 

Un momento della premiazione dei Sustainability Hero all’ultimo SME EnterPRIZE event a Bruxelles

Il nuovo Libro Bianco

Nell’ambito di SME-EnterPRIZE torna poi il “Libro Bianco” della sostenibilità. Lo studio, promosso da Generali e realizzato da SDA Bocconi – School of Management Sustainability Lab, ha da un lato approfondito le principali linee di azione, i benefici e i fattori che favoriscono la realizzazione di iniziative sostenibili e ha dall’altro analizzato le barriere che ostacolano le Piccole e medie imprese nell’adozione di un comportamento sostenibile. La nuova edizione del Libro Bianco indagherà l’evoluzione, nel tempo, dell’approccio alla sostenibilità delle Pmi, tenendo in considerazione i cambiamenti radicali provocati prima dalla pandemia del Covid e poi dal conflitto in Ucraina, fino alla fiammata inflattiva in corso. Un contesto che ha ormai trasformato in una necessità adottare modelli di business sostenibili da parte delle Pmi, pena il rischio di essere escluse dallo scenario competitivo globale.

 

La Sostenibilità nel cuore di Generali

La Sostenibilità è anche la sorgente da cui scaturisce il nuovo piano industriale di Generali elaborato da Donnet (“Lifetime Partner 24: Driving Growth”): il pensiero verde anima infatti tutto il business di Generali che nei prossimi tre anni – nella triplice veste di investitore, assicuratore e datore di lavoro – vuole ottenere un rilevante impatto sociale e ambientale su tutti gli stakeholder. In particolare Generali si propone la completa integrazione, entro il 2024, dei principi ESG e la realizzazione di 8,5-9,5 miliardi di nuovi investimenti verdi entro il 2025, così da centrare un portafoglio a zero emissioni al 2050. Speculare la strategia dal lato dell’offerta, dove il gruppo – che nel 2021 ha raccolto oltre 19,8 miliardi di premi da prodotti a valenza sociale e ambientale – promuove soluzioni ad alto valore aggiunto così da creare, anche grazie all’innovazione e alla digitalizzazione, valore nel tempo, rispondere alle nuove esigenze della clientela, promuovere comportamenti ecosostenibili e un migliore stile di vita, colmare le lacune della previdenza e dei servizi sanitari pubblici. Non solo Generali è anche il primo assicuratore in Europa ad aver emesso due Green bond e un Sustainability bond per finanziare progetti di acquisizione e ammodernamento del patrimonio immobiliare del gruppo in ottica di ottimizzazione energetica.

 

La Torre Generali a City Life, nel cuore di Milano. L’edificio è stato progettato da Zaha Hadid

 

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