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Sulla pandemia l’Oms non ne ha azzeccata una - Seconda parte

Nel mezzo, però, ci sono i fatti: il Coronavirus a Wuhan fu mappato la prima volta il 27 dicembre 2019 da un centro privato cinese. Tutto nascosto. Poi il 5 gennaio l’Oms dichiarò che non c’erano rischi di una trasmissione uomo-uomo e quindi non occorrevano misure restrittive neanche per i viaggiatori. Il resto è storia.

Ma nonostante ciò si è continuato a difendere un modus operandi bugiardo e truffaldino, quello cinese. Perché esiste un legame tra il Dragone e l’agenzia Oms che non si può scogliere e che già vi abbiamo raccontato.

Lorenza Formicola, 5 giugno 2020

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