Nell’ottobre del 1978 il popolo romano, senza il suo senato, attendeva davanti a San Pietro il nome del nuovo Papa. Dopo due soli giorni vi era stata la fumata bianca e la folla si aspettava un italiano, come era costume della Chiesa romana da secoli.
Appena fu annunciato in latino il nome del successore di Pietro, con quel cognome polacco, che suonava davvero esotico alle orecchie del popolo trasteverino, serpeggiò un mormorio fra l’estatico e lo smarrito, ma totalmente aperto all’ecumenismo della Chiesa: “Hanno fatto er nero!!!!”.
Ecco, credo che oggi non pochi cristiani guardino a un Papa africano con grande speranza.
Luigi Marco Bassani, 2 maggio 2025
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