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Tim racconta su RaiPlay otto storie di “Risorgimento Digitale”

Dalla stampa in 3D delle valvole dei respiratori al recupero dei vecchi device per favorire la didattica a distanza, dall’arte degli Uffizi allo smart working: Operazione Risorgimento Digitale di Tim, il più grande progetto di inclusione sulle competenze digitali avviato in Italia, diventa una serie tv su RaiPlay. Un modo nuovo per raccontare, partendo dalle persone, il Paese reale che ha saputo reagire al Covid, utilizzando Rete e il digitale per superare, o ridimensionare, difficoltà dovute indirettamente al virus. Si tratta di otto esperienze, concentrate in altrettanti documentari di 25 minuti ciascuno che hanno il sapore dell’attenzione al sociale e dell’inclusione, in cui i protagonisti raccontano come le nuove tecnologie hanno determinato vantaggi anche nei rispettivi ambienti e campi di azione.  “Abbiamo lanciato Operazione Risorgimento Digitale alla fine del 2019 con lobiettivo di accelerare la diffusione delle competenze digitali su tutto il territorio e a tutte le persone, perché nessuno rimanesse escluso. In Italia il gap da colmare in questo ambito è ancora molto ampio e per questo c’è bisogno di fare sistema e impegnarci insieme, pubblico e privato”, ha dichiarato il presidente di Tim, Salvatore Rossi. “Siamo onorati – prosegue Rossi – di lanciare insieme alla Rai, Storie di Risorgimento Digitale, un progetto che, come il Maestro Manzi negli anni 60, si pone questa volta lobiettivo di promuovere e sostenere leducazione digitale degli italiani. Le storie raccontate nella docuserie confermano infatti il ruolo centrale delle nuove tecnologie come abilitatore di opportunità, crescita e inclusione. La sfida per promuovere il nuovo alfabeto continua e siamo convinti che iniziative come questa siano fondamentali per superare le disuguaglianze e per favorire lintegrazione”.

 

Il progetto ‘Storie di Risorgimento Digitale’

Si tratta della partnership promossa da Tim e RaiPlay con la collaborazione di Rai Pubblicità per far aumentare tra quanti abitano e lavorano in Italia le competenze digitali, e si rivolge a imprese, istituzioni, enti privati senza scopo di lucro, soggetti impegnati in attività civiche con finalità sociali e solidarietà verso categorie meritevoli di particolare tutela. Per realizzare la ’docuserie‘ è stata compiuta dall’aprile scorso una ricerca di storie emblematiche nel ‘Risorgimento Digitale’. Le risposte che hanno contribuito alla scelta sono arrivate da centinaia di studenti, docenti, medici, artigiani, commercianti, accomunati dall’aver compreso che la transizione tecnologica in corso può generare benefici in numerosi ambiti. Un comitato editoriale ha selezionato poi, tra le proposte arrivate e le esperienze conosciute durante la ricerca, le otto storie che sono state scritte da Riccardo Luna insieme a Giovanni Amico, Valeria Anci e Gianpaolo Colletti; la regia è di Simone Valentini.

 

Otto vittorie “4.0” contro la pandemia 

Ecco, in pillole, le otto puntate di Risorgimento Digitale disponibili dal 7 dicembre su RaiPlay. Il nostro viaggio alla scoperta di chi ha vinto, di chi ha usato l’ingegno digitale per superare il Covid e aiutare gli altri parte da Sud. Siamo a Castel Volturno, in provincia di Caserta, in una ‘scuola di frontiera’ nella quale la didattica a distanza, la Dad, ha prodotto dei risultati eccezionali nell’evitare la dispersione scolastica degli studenti. Ci spostiamo poi a Nord, nella industriale e “industriosa” Lombardia, dove l’ingegnere bresciano Cristian Fracassi nel pieno dell’emergenza pandemica ha riprodotto attraverso la stampa 3D le valvole usate nei respiratori medici per i malati Covid. Sono tutte testimonianze di Risorgimento Digitale che dimostrano la trasformazione 4.0 che ha coinvolto anche le botteghe di Roma, grazie all’intraprendenza di due giovani laureati in economia, Matteo Proietti e Jacopo Gambuti, ideatori di ‘Daje Shop’, il primo servizio di commercio elettronico di quartiere. E ancora a Milano, l’intuizione di quattro studenti liceali milanesi ha fatto nascere ‘PC4U’, iniziativa no-profit finalizzata a raccogliere computer e altri dispositivi utili alla Dad, affinché siano forniti gratuitamente a studenti privi dei mezzi per acquistarli. Altra storia di successo: a partire dalla sua personale abitudine a studiare e lavorare in luoghi pubblici, Riccardo Suardi elabora un’app – Nibol – che fornisce una lista di luoghi (caffetterie, coworking e bistrot) funzionali, accoglienti e con una buona connessione wi-fi, in cui è possibile prenotare la propria postazione di lavoro. Quindi la cultura, siamo a Firenze nella Galleria degli Uffizi: per ridurre le barriere che possono frenare la conoscenza e l’apprezzamento dell’arte nella società, la squadra guidata da Eike Schmidt ha elaborato nuove modalità per fruire di opere utilizzando i social network. Dalle tele e sculture dei grandi maestri alla musica contemporanea: ecco la storia di Boosta, fondatore dei Subsonica, che ha elaborato nuove forme di espressioni musicali organizzando concerti sui social network mentre gli italiani erano tenuti a uscire il meno possibile da casa. Ma tra le esperienze descritte c’è anche quella di Licia Fertz: suo nipote Emanuele le ha aperto un profilo Instagram e da allora lei è diventata Nonna Licia, l’influencer più anziana d’Italia.  Una testimonianza di inclusione e modernizzazione della terza età.

 

Tim educa gli italiani per superare il digital divide

Per abbattere il digital divide e accompagnare il Paese in quel balzo 4.0 pianificato dal Pnrr elaborato dal governo serve non solo la rete, cioè l’infrastruttura, su cui far correre i dati ma anche persone capaci di utilizzare al meglio questa nuova autostrada digitale. Ecco perchè già nel 2019, fedele al proprio Dna di grande società tecnologica dal cuore italiano, Tim ha lanciato ‘Operazione Risorgimento Digitale’ con il preciso obiettivo di promuovere le competenze digitali tra cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni. Una scelta “didattica” rivelatasi ancora più strategica con il Covid e per disegnare il Paese nel post pandemia. ‘Operazione Risorgimento Digitale’ è infatti una grande alleanza promossa da Tim e oltre 40 partner e un hub in grado di offrire gratuitamente contenuti divulgativi, proponendo una formazione sulle competenze digitali di base. Il programma si rivolge a tutti i cittadini che necessitano di competenze digitali più specifiche, utenti di servizi o che ricoprono un ruolo sociale e professionale. In due anni sono state formate oltre 70mila persone, gestite 100mila richieste di supporto e realizzate iniziative di sensibilizzazione che hanno coinvolto oltre 1 milione di persone. Per farlo, sono state seguite tre direttrici: sensibilizzazione, formazione e supporto. 

 

Nonna Licia, diventata l’influencer più anziana d’Italia

 

 

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