Francesco Totti indagato per omessa dichiarazione dei redditi: la bandiera della Roma iscritta sul registro degli indagati per reati tributari perchè avrebbe dovuto aprire una partita Iva per regolarizzare la sua posizione contributiva. Titoloni su titoloni, che si aggiungono a quelli legati a un’altra vicenda, ossia alla denuncia dell’ex moglie Ilary Blasi di aver abbandonato la figlia minorenne. Un’accusa che sarà archiviata, a quanto pare: Secondo gli accertamenti, la bambina, il 27 maggio 2023, non si sarebbe trovata a casa da sola, ma con i figli della nuova compagna del calciatore -Noemi Bocchi – e soprattutto sotto la supervisione di una babysitter. Ma torniamo alla pagina del Fisco: ebbene, si tratta semplicemente di una rara occasione per sputtanare il Pupone. Sì, perché di concreto non c’è nulla: è sufficiente dare una rapida lettura alle carte per capire che si tratta di una vicenda assurda.
Accusare Totti di infedeltà tributaria fa gola, soprattutto a chi non ha mai amato l’ex calciatore, simbolo della Roma e di Roma. Ma il debito di circa un milione e mezzo di euro, contestato dal nucleo di polizia economico e finanziaria della Guardia di Finanza, sarebbe già stato saldato. Entriamo nel dettaglio: il 48enne è stato accusato di omessa dichiarazione di una parte di redditi legata a sponsorizzazioni e pubblicità nel periodo che va dal 2018 al 2022.
Secondo quanto contestato dalla Guardia di Finanza, per alcune apparizioni in spot, eventi sportivi e in programmi tv, Totti non avrebbe aperto un’apposita partita Iva, pur trattandosi di un’attività per lui non occasionale. Quindi l’ex giallorosso era stato contattato dall’Agenzia delle entrate e aveva saldato i debiti, correndo ai ripari con la regolare partita Iva per proseguire con le sponsorizzazioni. Tra sanzioni e interessi, il debito sarebbe passato da 143 a 200 mila euro. Ma c’è un altro dettaglio non di poco conto da considerare: Totti ha già proceduto da diverso tempo al pagamento di quanto dovuto all’erario. Evasore non è, punto.
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In un sistema fiscale complicato come quello italiano commettere un errore è molto facile. Ma puntare il dito contro Totti che ha pagato sempre tutto quello che gli chiedevano è davvero stupido. Scusate, l’errore è permesso a tutti e non a Totti? Eppure il Pupone è finito sulle prime pagine di diversi giornali, che evidentemente non vedevano l’ora di scagliare un po’ di fango nei confronti di chi ha scritto la storia di una squadra e di una città intera. Forse dipingerlo come un ladro fa vendere più copie, ma poi la realtà dice altro e in molti dovranno porgere le scuse al numero 10.
Ricordiamo che l’indagine delle Fiamme Gialle ha preso il via dalle accuse mosse dalla già citata Ilary Blasi, che ha parlato apertamente di denaro sperperato al tavolo di giorno, in particolare al Casinò di Montecarlo, dove avrebbe versato bonifici per oltre tre milioni di euro. Senza dimenticare le accuse di avere dei conti all’estero. Dagli accertamenti è emersa questa irregolarità, già saldata. Ma ormai il nome di Totti all’accusa di evasione fiscale è già stato accostato…
Franco Lodige, 30 novembre 2024
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