Il podcast di Sallusti

Tutte le colpe gravi dell’Ue

Il podcast di Alessandro Sallusti del 30 giugno 2023

Il dibattito politico è un po’ come quello tra le tifoserie dove l’appartenenza prevale sulla ragione e sull’oggettività dei fatti.

Quello in corso in queste ore sul complicato rapporto tra l’Italia e le istituzioni europee non fa eccezione al dibattito tra i tifosi, per di più tifosi entrati in clima di partitissima.

Mi riferisco alle elezioni europee del prossimo anno che per la prima volta a mia memoria sono aperte a qualsiasi risultato. Ovvio quindi che i detentori del titolo, il centro-sinistra della coalizione Ursula oggi al governo, facciano di tutto per mettere in difficoltà gli sfidanti del centrodestra che hanno trovato proprio in Giorgia Meloni un possibile leader non solo nazionale. Detto che la cosa vale anche all’inverso, un minimo di analisi logica dovrebbe però portare alla conclusione che non è che Bruxelles è stata in questi ultimi anni la sede dei geni e dei saggi e Roma quella degli incapaci e degli imbroglioni. No, questa è una tesi che non sta in piedi, smentita dai fatti che hanno visto erodersi, anno dopo anno, il ruolo e la forza dell’Europa nel mondo. Chi sostiene che l’Italia dovrebbe adeguarsi senza obiettare alle disposizioni comunitarie si comporta come quell’azionista di una società che perde un mucchio di soldi, ma che si ostina a non cambiare l’amministratore delegato perché amico di famiglia.

La guerra in Ucraina e tutte le sue implicazioni politiche ed economiche ha messo a nudo il re Europa che ora pensa di distrarre i sudditi sbandierando il vessillo di una fantomatica lotta al cambiamento climatico quando in realtà il freddo in arrivo non dipende da ghiacciai ma dalla mancanza di energia per far funzionare le stufe, dal caos di un’immigrazione incontrollata, dalla mancanza di una difesa comune, da una politica economica comune che da quando Draghi ha lasciato la Bce non ne ha azzeccata una né nelle previsioni né negli interventi, da una burocrazia opprimente e via dicendo.

E tutto questo sarebbe colpa dei sovranisti cattivi e dei conservatori alla Giorgia Meloni? Ma per favore, sovranisti e conservatori purtroppo in Europa non hanno toccato palla, sono le sinistre in particolare quelle di Germania e Francia che in questi anni se la sono suonata e cantata più o meno come è successo in Italia e ora cercano di scaricare le colpe sperandoli farla franca. Bene, l’Italia avrà anche le sue di colpe ma quelle dell’Europa, come testimoni e risultati, sono di gran lunga, più gravi e più pericolosa.