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Uno studio segreto rivela: preparano un nuovo lockdown

Come si dice: parlare a nuora affinché suocera intenda. E il pezzetto seminascosto a pagina 8 del Corriere della Sera di oggi aveva proprio questo intento: dire agli italiani affinché Salvini e gli aperturisti intendano. Parliamo dello “studio segreto” in mano al Cts secondo cui con le riaperture decise dal governo Draghi si rischierebbe di conservare l’attuale numero di decessi giornalieri fino al 15 luglio. Se non addirittura di registrare un ulteriore aggravio. In pratica i complicati calcoli di Stefano Merler dimostrerebbero che se l’Rt dovesse salire a 1, allora dovremmo continuare a fare i conti con 200 o 300 morti al dì. Peggio ancora nel caso in cui il dato salisse all’1,1 (600 morti) o addirittura all’1,25 (1200 vittime). E visto il valore di partenza, l’attuale 0,81, il “tesoretto” di 0,2 punti viene dato dal Corsera e dai matematici praticamente già per perso. Per liberare gli italiani – dicono – sarebbe stato meglio attendere il 12 maggio, quando i decessi giornalieri sarebbero stati meno di 100, l’incidenza dei casi meno elevata e il tracciamento più semplice. Con buona pace della ripresa economica.

Non è però un caso se il dossier trapela in queste ore. Salvini sta portando avanti la sua battaglia contro il coprifuoco (a proposito: #ioil22nonlovoglio) e la pubblicazione dello studio sa di colpo politico alla schiena. Merler avrebbe infatti presentato i calcoli il 16 aprile e, fanno sapere da Palazzo Chigi, sarebbero stati “determinanti per frenare le riaperture considerate troppo rischiose chieste dal leader della Lega”. Ecco il perché del coprifuoco e dei ristoranti aperti solo all’aperto. Sorvoliamo su fatto che, per come è stato scritto, sembra quasi che la colpa dei morti e del mancato controllo dell’epidemia sia tutta di Salvini. Qui il punto è un altro. La rivelazione dello “studio segreto” nasconde un messaggio chiaro indirizzato sia ai contrari al lockdown che ai leghisti. Gli esperti e i tecnici ci stanno dicendo: “Fateci poco l’abitudine ai cinema e agli aperitivi. Qui si richiude tutto molto presto”. Vedrete.

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