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Valle dell’idrogeno e taxi dell’aria, così Sea accelera sul green

Mobilità del futuro ed energia sostenibile per accelerare lo sviluppo del Paese e al contempo ridurre le emissioni di CO2 così da contribuire all’obiettivo della neutralità climatica. Con queste premesse Sea, la società che gestisce gli aeroporti milanesi di Linate e Malpensa, ha lanciato le sue due ultime proposte green. La prima consiste nel realizzare nel cuore della Lombardia la “valle dell’idrogeno” italiano, una infrastruttura strategica non solo per l’aviazione; la seconda vuole invece sviluppare un network di vertiporti in Italia, a partire dal capoluogo lombardo. Due progetti innovativi che dimostrano la visione di Sea nel futuro dei trasporti e dell’aviazione proprio mentre il governo Draghi ha scommesso sul decollo di Ita Airways, la nuova Alitalia con l’evocativa fusoliera azzurra. Perché se da un lato il nostro è un Paese a forte vocazione turistica dall’altro è rinomato nel mondo per la qualità delle piccole e medie imprese, realtà che hanno bisogno di infrastrutture efficienti, funzionali e verdi come appunto quelle allo studio di Sea. Vediamole nel dettaglio, partendo da un punto di forza proprio sul fronte della neutralità climatica: l’aeroporto di Milano Linate, tra i pochissimi in Europa, ha appena ricevuto la più alta certificazione Airport Carbon Accreditation (ACA) 4+ “Transition” di ACI Europe, l’associazione degli aeroporti europei, sulla riduzione delle emissioni dirette e indirette di CO2 negli aeroporti.

 

Una Hydrogen Valley per aerei, treni e veicoli del futuro

Nel contesto del masterplan, il piano di ampliamento dello scalo al 2035, che vede coinvolti il ministero della Transizione ecologica (Mite) guidato da Roberto Cingolani, il ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili,  guidato da Enrico Giovannini e le Istituzioni Lombarde, Sea ha posto sul tavolo anche la possibilità di realizzare nell’aera di Malpensa una Hydrogen Valley. Alla base del progetto c’è la consapevolezza che il futuro dell’aviazione, nei prossimi dieci anni, si sposterà sempre più verso l’idrogeno. Una rivoluzione green da cui l’Italia non può permettersi di autoescludersi visto che, secondo le attese, dal 2035 tutti i principali scali dovranno di fatto attrezzarsi per gestire aerei con propulsori a idrogeno. «Tutta l’area potrebbe candidarsi a diventare una hydrogen valley e potremmo essere tra i primi aeroporti hydrogen ready. Su questo partiremo presto con un progetto pilota», spiega Armando Brunini Ceo di Sea, che è già tra i principali gestori aeroportuali in Europa per traffico passeggeri e merci (https://www.linkedin.com/company/sea-milan-airports/). Potrebbe apparire un progetto a lungo termine ma, così come accade per tutte le grandi opere, gli esperti sono concordi che non c’è tempo da perdere.  La conferma è nel fatto che un colosso dell’aviazione come Airbus pianifica di proporre i primi aerei a idrogeno nel 2035. Senza dimenticare quanto sta accadendo in altri segmenti dell’industria dei trasporti, come quella ferroviaria che vede già correre sui binari di Germania, Olanda e Austria i primi treni a idrogeno realizzati da Alstom. Il debutto a idrogeno per la Lombardia sul fronte ferroviario dovrebbe essere il 2023 con i convogli sulla tratta Brescia-Iseo-Edolo. Ecco perché occorre muoversi subito, così da assicurare al territorio lombardo, da sempre motore del pil nazionale, una grande opportunità di sviluppo, con importanti ricadute, oltre che per il settore aeroportuale, anche per lo sviluppo della mobilità green in generale. 

 

 

 

Una rete di vertiporti, guardando alle Olimpiadi Milano-Cortina

L’altra novità lanciata da Sea per la sostenibilità è l’opportunità di sviluppare un servizio di trasporto con “taxi dell’aria” e altri velivoli capaci di decollare in modo verticale spinti da energia elettrica, quindi completamente green. A tale scopo il gruppo ha siglato una partnership con Skyports, società con sede a Londra e leader mondiale del settore. Una tecnologia, quella del decollo verticale, che se da un lato può evocare nell’immaginario collettivo le città aree di alcuni film di fantascienza, dall’altro rappresenta un’altra grande opportunità di sviluppo, anche in vista delle Olimpiadi Milano-Cortina. La partnership Sea-Skyports, annunciata a metà ottobre, mira infatti a valutare la fattibilità del progetto di sviluppo di vertiporti adatti ai diversi modelli di eVTOL: i veicoli elettrici a decollo verticale. Le nuove infrastrutture dovranno permettere collegamenti point to point 100% carbon free, intra-city e inter-city, decongestionando così il traffico automobilistico urbano. “La collaborazione con Skyports, il primo e l’unico player globale ad oggi specializzato nella costruzione e gestione di vertiporti, accelererà la capacità di Sea di sviluppare un network di vertiporti, a cominciare dalla “grande Milano”, sostenendone quindi la fase di start up e sviluppando questa tipologia promettente e sostenibile di mobilità aerea nel rispetto delle linee guida definite dal Piano Strategico Nazionale di Enac per la Mobilità Aerea Avanzata (Aam)”, spiega Armando Brunini Ceo di Sea. Un obiettivo, quello della Mobilità Aerea Avanzata, su cui anche l’Ente nazionale per l’aviazione civile punta per garantire un servizio stabile entro l’avvio delle Olimpiadi Invernali del 2026. “Sono molto contento di questa partnership. Milano è un punto fondamentale del business per il nord Italia che ne fa un mercato attrattivo per le applicazioni di mobilità aerea”, aggiunge Duncan Walker, Ceo e fondatore di Skyports sottolineando come Sea sia “il partner ideale per lo sviluppo della nostra strategia in Italia. Proprio con la Mobilità Aerea Avanzata, oltre a migliorare la connessione del territorio grazie all’utilizzo delle più avanzate tecnologie del settore, Sea vuole contribuire in maniera significativa alla decarbonizzazione del settore. Il primo step del progetto dovrebbe prevedere la realizzazione di vertiporti all’interno del sedime aeroportuale per sviluppare un collegamento intermodale veloce con navette taxi fra l’aeroporto e le diverse aree strategiche della città, la cui collocazione al momento è in fase di studio. Due occasioni – quella della Hydrogen Valley e quella dei vertiporti – da non perdere per proiettare Milano e la Lombardia nel futuro dei trasporti.

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