Cronaca

“Vivo in 9 metri a 650 euro”: smontata la lagna dello studente

La storia di un universitario marchigiano che vive in soppalco e vorrebbe casa in Porta Venezia al prezzo che vuole lui

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Il woke è la religione dei fregnoni, i fregnoni sono frignoni e i frignoni hanno scassato l’impossibile: poi hanno sempre quelle faccette da bamboccetti lagnosi, ipervitaminizzati ma emaciati ad arte, quel vittimismo, quei braccini pelosi, da insetti, da Co2, quelle vocette petulanti e ipocrite. Quel pretendere il mondo come lo percepiscono loro. Quell’essere completamente inutili nella trama dei rapporti sociali, creativi, professionali: la pretesa che il mondo cambi nasconde l’altra di essere mantenuti da un mondo gattopardesco che non deve cambiare mai.

Tipo le teppistelle climatiche che la mattina fanno i blocchi stradali, poi fanno il pieno di nafta e partono con le amiche, professioniste di Onlyfans, destinazione discoteca vacanziera dove possono svaccarsi stordite da tutti i feticci del consumismo energivoro. Il woke è un waka, una religione di vaccate da aggiornare costantemente per riproporle. La pagliacciata delle tendinare è durata poco, vuoi per overdose di ridicolo, vuoi per la mollezza dei guevara in canadese che al primo fine settimana hanno mollato, nel disdoro della conduttrice in tenda Myrta, vuoi perché si è scoperto che la leaderina, già in predicato di una candidatura con Sinistra Verde, succursale piddina, aveva casa, se non a km zero, a poca distanza di più e quindi la farsa della ricca petulante e viziata “che non lotta per sè ma per gli altri” è emersa purissima. Poi c’è stato il disastro in Emilia Romagna, disastro amministrativo, piddino e come tale da addebitare ai cambiamenti climatici, approfittando, già che c’erano, per rilanciare la psicosi sanitaria, mascherine uber alles e vaccini a puntaspilli: del resto l’ha detto l’Oms, l’ha detto la Ue, che le due emergenze, morbosa e climatica, viaggiano insieme e si alimentano in rapporto simbiotico. Che schifo.

Ma ecco rispuntare uno di questi umiliati e offesi della proprietà privata altrui, uno degli afflitti dagli affitti. Ha la solita faccetta woke da aspirante al reality piddino, si è imparato la scenetta di Pozzetto ragazzo di campagna e poi ha fatto il giro dei media; ai quali racconta: iiih, vivo in 9 metriquadri, dormo in un soppalco, taaac, taaac, e pago 650 euro al mese. Se sei deficiende, figlio mio, che ci posso fare? Gli avrebbe risposto Lino Banfi. Perché il fuscello, marchigiano d’origine (e ti pareva se non ci facevamo onore), ripreso pure da Dagospia che ovviamente ne prende le parti, langue: iiih, non posso vivere a Porta Venezia, che ingiustizia, i padroni fanno i prezzi che vogliono, “la situazione è decisamente cambiata”. Da quando? Il fringuello è ancora implume, quindi o dal paesello marchigiano è arrivato di recente, oppure non sa di che parla. Cambiata sì, dopo le puttanate politiche del Covid che hanno provocato bolle immobiliari impossibili. Sta di fatto che prendersela coi padroni che affittano come vogliono è molto woke ma non merita considerazione, se mai una pedata nel culo metaforica: sveglia, ragasso! Cioè questo pretende casuccia vista Duomo ma pagando quello che vuole lui? Li fa lui i prezzi?

A Porta Venezia? A Porta Venezia, che non è il natio borgo selvaggio, ci puoi stare se ti chiami Lukaku, Berlusconi o, ai tempi Mazzini, nel senso della Mina, la cantante. Siamo in uno dei centri storici più importanti e dunque costosi del mondo: che fai, ti meravigli? Allora perché non provi ai Navigli? Tra i conigli? Noi ci abbiamo provato e, taaac, è subito saltato fuori un meraviglioso monolocale da 70 mq a 700 euro, appena 50 in più: sai, bambi, bisogna saperci viaggiare per agenzie immobiliari anche su web. Non è difficile. Se invece fai il Bell’Addormentato tutto Movida e prurito, spiaze, ma è un problema tuo.
Da non crederci: arriva il paisà (lo è pure chi scrive, quindi niente accuse di bullismo, please, se mai lezioncina di saper stare al mondo o almeno a Millano) e vuole incastonarsi a Milano centro-centro. Neanche città Studi. Neanche Lambrate. Neanche Carugate. No, lui vuole, lui pretende Porta Venezia. E frigna perché paga caro, dorme sospeso, 9 metriquadri, Elly aiutami tu, taaac!

Ma come cazzo si fa a pigliarli sul serio questi. Un tempo li si chiamava classe dirigente del futuro, adesso c’è da digerire loro. Ha scritto uno su Twitter: se questo, con laurea magistrale breve, non ha capito come gira e paga 650 euro per vivere su una mattonella, non merita nessun posto, né pubblico né privato. Right on, boss: imbattersi ancora in qualche boccata d’ossigeno mentale è vitale, è la salvezza. Nella Milano Gotham il cui sindaco Sala si sente, più che Batman, Napoleone e punisce 4 guardie municipali accorse a salvare i ragazzini di una scuola da un viado fuori controllo. Eh, ma basta percepirlo come UNA RAGAZZA, maiuscolo, come la propaganda di sinistra che va circolando per i social. Come no, una ragazza con l’arma letale sguainata davanti ai mocciosi. Purtroppo sempre chi scrive ha accumulato vasta esperienza di vita, nel peggio, e queste “ragazze” le conosce per averci convissuto 16 anni in un borgo marinaro ad alta densità criminale: mafiosi a soggiorno obbligato, “ragazze” erculee e pericolosissime, spacciatori e infine la feccia fuori di testa dal mondo.

Bene, queste “ragazze” se ti trovano per strada ti fanno secco e non bastano in 4 a tenerle: i compagni che in queste ore gridano alla tortura, al regime fascista, lo sanno di che parlano? Sono cretini o in pessima fede? O entrambi? La religione woke brucia il mondo ma è paracula: impone l’autopercezione a senso unico ma impedisce altre percezioni difformi dalla versione ufficiale. Il viado si percepisce ragazza, la sinistra lo garantisce in quanto tale “a prescindere”, come mettono le mani avanti (a prescindere che era un pedofilo strafatto e sieropositivo?), ma io non posso percepire diversamente. Bella democrazia. Io, per esempio, percepisco Sala non un sindaco arcobaleno ma una giraffa e lo nutro a carrube: vediamo quanto dura?

E il mocciowoke salito dalla provincia che vuol casa al Castello Sforzesco, come Lovodico, ma pagando se e quanto vuole lui, lo percepisco, anziché una vittima del liberismo crudele, una vittima di se stesso e comunque uno della società del piagnisteo che ha rotto i coglioni. Siccome la realtà dà ragione a me che facciamo, aboliamo lui o aboliamo la realtà con me dentro?

Max Del Papa, 25 maggio 2023

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