Appunti sudamericani

“Volo in elicottero? Sì, perché…”. Sunak zittisce gli ecologisti

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La battaglia per il clima in politica diventa sempre più motivo di contesa politica, tanto che pare si stia delineando come una linea di divisione tra destra e sinistra. Anche in Gran Bretagna. La posizione dell’attuale primo ministro britannico Rishi Sunak è emblematica in questo senso. Il leader ha recentemente affermato, durante una visita in Scozia, l’approvazione di 100 nuove trivellazioni nel Mar del Nord per ricerca di petrolio e gas. “Abbiamo scelto di potenziare la Gran Bretagna per i britannici”, ha detto Sunak, nel tentativo di differenziare il suo partito dalla politica verde del Labour e sperare che serva a riguadagnare consensi.

Ma non è solo una questione di politica nazionale. Sul tema green si consumano, come vediamo pure in Italia, anche le polemiche spicciole politico-giornalistiche. Sunak nei giorni scorsi ha suscitato polemiche per i suoi spostamenti brevi in aereo, ma il premier ha recentemente difeso l’uso intensivo di aeromobili RAF e privati per spostarsi nel Regno Unito. In un confronto piuttosto duro con un giornalista della BBC in radio, il primo ministro ha respinto le critiche sull’uso di questi mezzi di trasporto non particolarmente eco-friendly. “Volo come normalmente farei, perché è l’uso più efficiente del mio tempo“, ha detto Sunak. “Ogni primo ministro prima di me ha anche utilizzato gli aerei per viaggiare nel Regno Unito perché è un uso efficiente del tempo per la persona che gestisce il paese, così possiamo continuare a concentrarci su cosa fare per le persone”. E aggiunge: “Se pensate che la risposta ai cambiamenti climatici sia di vietare tutto ciò che le persone stanno facendo, mi sembra il modo sbagliato di affrontare il problema”.

Questo atteggiamento anti-verde dei conservatori sembra essere iniziato durante il dibattito sulla Ulez, l’Ultra Low Emission Zone, ovvero una tassa imposta ai veicoli a diesel o ad alta emissione di gas nocivi.

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