Dal cosiddetto “atto dovuto” sul caso Almasri alle sfide del governo, Giorgia Meloni un fiume in piena nel corso dell’ottava edizione de “La Ripartenza, liberi di pensare“, kermesse ideata dal vicedirettore del Giornale, Nicola Porro. “L’atto era chiaramente un atto voluto” ha esordito il presidente del Consiglio in videocollegamento: “Tutti sanno che le Procure hanno le loro discrezionalità, come testimoniato dalle numerosissime denunce che i cittadini hanno fatto contro le istituzioni e sulle quali s’è deciso di non procedere con l’iscrizione nel registro degli indagati. Pensiamo al periodo del Covid, potrei fare decine di esempi”.
“Dopo di che, penso che a chiunque nei miei panni cadrebbero un po’ le braccia” ha argomentato la Meloni: “Io a gennaio ho fatto 73 ore di volo. Qualcuno mi critica perfino perchè porto con me mia figlia all’estero. Perchè ho fatto quelle ore di volo? Perchè sono consapevole del fatto che ogni viaggio e ogni accordo sono fondamentalmente porte aperte o che si aprono per le nostre imprese. Perchè la credibilità che cerco faticosamente di costruire ha portato per esempio qualche giorno fa un fondo investimento norvegese a comprare oltre 8 miliardi di titoli di Stato italiano; ha portato gli indiani, gli azeri e i canadesi a misurarsi in una gara pubblica per l’acquisto di Ilva, ha portato a salvare Ita con una collaborazione ambiziosa con Lufthansa, ha portato ad accordi milionari con l’Arabia Saudita. Insomma, dal ghiaccio dei fiordi alla sabbia del deserto, il mondo è tornato a guardare con interesse all’Italia e a puntare sull’Italia. Il merito è principalmente delle imprese, ma ora c’è un governo che cerca di dare il massimo per creare le condizioni per fare esprimere il potenziale di queste aziende“.
Nonostante il lungo elenco di obiettivi raggiunti, la Meloni s’è ritrovata sotto indagine insieme ad altri tre esponenti del suo governo. “Io ieri mi ritrovo sulla prima pagina del Financial times con la notizia che sono stata indagata e se in Italia i cittadini capiscono perfettamente quello che sta accadendo all’estero non è la stessa cosa. Quello che sta accadendo è un danno alla nazione, alle sue opportunità e questo mi manda ai matti” la sua presa di posizione netta: “Non sono né preoccupata né demoralizzata. Quando ho accettato di guidare la nazione sapevo esattamente a cosa sarei andata incontro”.
Ma il premier non ha alcuna intenzione di fare passi indietro, anzi. “Alcuni giudici vogliono decidere le politiche ambientali, industriali, dell’immigrazione, su come riformare la giustizia e spendere le risorse. Poi se alcuni giudici vogliono governare, si candidano e governano. Ma c’è un problema, se io sbaglio gli italiani mi mandano a casa, se sbagliano nessuno può fare o dir niente. In nessun paese al mondo le cose funzionano così, i contrappesi servono a questo. Noi abbiamo scelto di riscrivere un’altra storia, di rispetto dei ruoli e credibilità. Forse per questo non siamo graditi, la stoccata seguita da una battuta: “Penelope, la mitologica moglie di Ulisse, in confronto a me avrebbe tessuto le tende dello stadio Olimpico”. Infine, il messaggio agli italiani: “Finché ci siete voi ci sono anche io. Non intendo mollare di un millimetro, finché gli italiani sono con me“.
Franco Lodige, 30 gennaio 2025
Nicolaporro.it è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati (gratis)