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Il vero errore è la passerella mediatica: oltre al riscatto, il governo si presta alla propaganda jihadista

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Certe cose, se si fanno, si fanno in silenzio e poi non si sbandierano ai quattro venti

Non sappiamo come sia stata realmente la prigionia di Silvia Romano, se un incubo, un incubo consenziente o altro, che mi rifiuto anche solo di prendere in considerazione. È incinta? Non è incinta? È stata costretta a sposarsi e costretta a convertirsi? È stata vessata? È stata plagiata? Ha resistito e ingannato per sopravvivere? E chi non lo avrebbe fatto?

Ha dovuto indossare abiti islamici davanti alle tv di mezzo mondo a favor di propaganda? Se no, magari, le sgozzavano pure il canarino alla prima occasione utile? Le congetture le lasciamo ad altri, noi non lo sappiamo, lo sapremo. O forse no. E quello che non sapremo lo intuiremo, o lo interpreteremo.

Chiunque non gioisca per un lieto fine di una persona, di una famiglia, di una famiglia italiana, dovrebbe farsi un piccolo esame di coscienza, un riscatto sono solo soldi. Soldi “di tutti”, certo. Perché un giorno potrebbe succedere ad ognuno di noi, e tutto sommato va bene così.

La cosa grave è, semmai, un governo che invece di far passare la cosa in elegante sordina, la spara a palla di cannone per esaltare la propria capacità “diplomatica”, non capendo che il risvolto della medaglia è il messaggio dannoso che passa urbi et orbi e cioè che siamo un Paese di gonzi da turlupinare. Ancora una volta.

Comunicazione da Grande Fratello, ancora una volta. E ancora una volta sbagliata. Non è che con i terroristi non si tratta, non siamo in un film d’azione, non esce Van Damme dal cespuglio col bazooka. È che certe cose, se si fanno, si fanno in silenzio e poi non si sbandierano ai quattro venti. Però quando c’è gente inadeguata al governo succede questo. Ci siamo prestati anche alla propaganda jihadista, è successo davvero, in questo Conte bis degli orrori è successo anche questo, è bastato un vestitino verde, è bastato un proclama di conversione trasmesso alla stampa dalla solita velina sempre per eccesso e mai per difetto.

Come delle fresche, pie, innocenti roselline. Che non è trasparenza, è idiozia. L’Italia è amica del Jihad? O anche solo lo tollera, come si tollera, serenamente, un rapimento a scopo di estorsione?
Ma chi ce l’avrebbe mai detto.

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