“Brutta gente, i rossi!” sbottava la vecchia maestra di don Camillo all’indirizzo di Peppone e della sua banda di scalmanati. “Ma signora Cristina, i rossi siamo noi!”, esclamava il Brusco. “Brutta gente lo stesso”. Brutta gente, sì, i rossi, anche mescolati al giallo della setta grillesca. Il vetusto Pierluigi Bersani, onusto di fallimenti politici, che ringhia: “Chi ha i soldi, li deve cacciare”. Molto meno simpatico degli umanissimi compagni di Guareschi, molto più truce nel pretendere la magnifica patrimoniale e progressiva; gli fa eco il nipotino ideologico, l’inconsistente, inesistente sardina Mattia Santori con la tipica proposta da peracottaro trinariciuto: “Basta chiamarla prestito di solidarietà”. Sì, per gli scioperati come lui. Brutta gente il sughero Pierferdinando Casini, sempre a galla sospinto da una corrente all’altra, lui pure sedotto dalla patrimoniale per gli altri. Brutta gente Gino Strada che riciccia ingialliti rapporti di produzione dell’emergenza, i posti letto che mancano a causa degli F35, ma si può avere sempre una chiave inglese al posto del cervello? Brutta gente gli euroservitori sbugiardati, ammutoliti ma mai redenti, inclini alla tipica autocritica dei comunisti di legno: dove avete sbagliato, compagni? Brutta gente i tifosi impenitenti del Mes, dell’Unione europea a fregarci, del carnevale di nuove tasse, i Monti, le Fornero, i Prodi, le Bonino, avanti popolo che ti spolpiamo fino al midollo.
Brutta gente questi rossi che profittano di una epidemia per tentare strampalati esperimenti sociali che rifluiscono sempre nella risacca comunista sudamericana: bisogna cambiare, togliere a tutti, instaurare un nuovo socialismo reale. Brutta gente, questi rossi di sgoverno che le rade risorse le drenano a chi voglion loro lasciando scoperte partite Iva, artigiani, autonomi, more solito. Che predicano ad minchiam, una conferenza stampa dopo l’altra, come il premier megalomane, Giuseppi, che finora ha spremuto solo carta su carta, come il commercialista Borrelli piazzato alla Protezione civile che ha scoperto l’orgasmo dell’autoascolto e ogni mattina, uoh uoh, ed ogni sera, uoh uoh, sposta il termine della cattività, Pasqua, no il 25 aprile (Liberazione?), no il Primo maggio, no Ferragosto, no Natale…
Brutta gente la task force, ma de che?, chiamata comunisticamente a spiare, controllare, irregimentare, ingabbiare il popolaccio coi droni, coi gendarmi, con i ceppi, per il loro bene, per la loro salute, comandata da una chirurga plastica. Brutta gente anche i virologi utilitè che su questa emergenza globale hanno costruito il loro personalissimo mito sulle macerie delle proprie credibilità e più si sbagliano e più si stagliano: il guru Burioni, uno dei ragazzi di Fazio, quello che dava degli scemi a tutti perché restavano in casa, poi dava degli scemi a tutti perché uscivano; la vanità incarnata, Maria Rita Gismondo, una che a sfondoni ha fregato pure Burioni: subito gratificata di rubrichetta fissa sul Fatto Quotidiano, la donna giusta al posto giusto, la nuova Selvaggia Lucarelli.
Brutta gente questi patetici cazzari che incolpano gli hacker perché guidano sistemi ridicoli, sui quali gli hacker, e lo dicono pure, non si sprecano: l’Inps a trazione grillina, si fa per dire, quel vizio, oh, così comunista, di trovar sempre capri espiatori, nemici immaginari, balle spaziali per non ammettere, mai mai mai, mai una defaillance. Brutta gente gl’invasati di statalismo che paralizza produzione e distribuzione di mascherine che potremmo benissimo assicurarci da soli ma non possiamo perché manca sempre un timbro, un nullaosta, un lasciapassare. Brutta gente gli artistucoli a pugno chiuso e mano aperta che approfittano della clausura per rimarcare in quel modo sgangherato, provinciale il loro status di presunti emergenti, di diversi, che si preoccupano della massa ma sbandierano le proprie magioni: e predicano “un nuovo francescanesimo” che non li lambisce però. Ed erogano cazzate monumentali e si guardano bene dal chiamare cinese il morbo cinese, se potessero lo battezzerebbero Coronatrump, perché sono così: cialtroni dentro. Brutta gente e fanatica e anticostituzionale il sindaco ex grillino, sempre caballero, Pizzarotti che se non ti definisci antifà militante è pronto a farti morire di fame.
Brutta gente i solidali che in un momento come questo si preoccupano: delle ong, dei migranti che debbono sbarcare e sbracare, del tutto liberi da controlli, degli asterischi gender sugli autocertificati ed altre miserie da malattie infantili del comunismo senile. “Ma i rossi siamo noi!”. Appunto: brutta gente, a maggior ragione.