Luigi Spina ha fatto una scommessa: ritrarre i personaggi del passato. Un lavoro premiato anche dalla volontà di produrre in bianco e nero le immagini, evocando un vero e proprio viaggio nel tempo. Ecco così un intenso dialogo tra i volti antichi delle collezioni capitoline e le moderne opere di un fotografo d’arte. Nella mostra “Volti di Roma alla Centrale Montemartini. Fotografie di Luigi Spina”, visibile fino al 22 settembre 2019 nelle sale del museo capitolino di via Ostiense della Centrale Montemartini, viene proposta una selezione di 60 fotografie in bianco e nero. Spina ha realizzato il suo lavoro con il banco ottico, tecnica già utilizzata dall’autore con risultati di alto livello, e personalmente stampato a mano. L’esposizione è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, e curata da Claudio Parisi Presicce e Luigi Spina, con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura. L’esposizione nasce dall’incontro tra la Sovrintendenza Capitolina, impegnata da molti anni in una sempre più ampia e ricca documentazione del proprio patrimonio, e il progetto di ricerca sulla ritrattistica antica ai Musei Capitolini, Centrale Montemartini elaborato dal fotografo tra il 2018 e gli inizi del 2019.
Le immagini fotografiche ritraggono 37 volti antichi in marmo o travertino, significativi esempi delle collezioni capitoline ai Musei Capitolini, Centrale Montemartini, alcuni oggetto di più scatti e tutti scelti dall’autore per le loro potenzialità espressive. Si tratta di ritratti di epoca repubblicana e imperiale, che raffigurano personaggi la cui identità è nota, ma anche volti di sconosciuti, oltre ad alcune teste ideali, copie romane da originali greci. Ponendosi per lunghe silenziose giornate davanti ai volti antichi, Spina li ha svelati, li ha profondamente compresi attraverso il mezzo che gli è più congeniale. La ricerca fotografica di Spina ha portato alla realizzazione di immagini che, cogliendo vari e originali aspetti dei volti scolpiti, suggeriscono particolari e dettagli non sempre facilmente individuabili a una prima osservazione. I visitatori sono così invitati a intraprendere un nuovo originale percorso di visita, un vero e proprio viaggio che è vera scoperta della contemporaneità espressa dai tratti fisiognomici delle antiche sculture, proposte in tutta la loro vibrante umanità ed espressività. L’allestimento offre una distribuzione diffusa delle foto in tutte le sale del museo, collocate in prossimità dei soggetti che ritraggono, in modo che il visitatore possa apprezzare al meglio le suggestioni espresse dalle fotografie.
Attraverso la personale sensibilità e interpretazione artistica di Spina può così tornare a osservare con uno sguardo diverso le opere esposte, diventando egli stesso protagonista del dialogo visivo tra i due diversi linguaggi artistici. Spina, fotografo d’arte, ha pubblicato importanti libri fotografici in cui esprime la sua visione della bellezza con la tecnica del bianco e nero a lui congeniale. Un esempio assai significativo del suo modo di intendere la fotografia di opere d’arte è quanto realizzato immortalando le opere della Collezione Farnese nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli. L’inaugurazione della mostra è stata arricchita dalla presentazione del catalogo “Volti di Roma alla Centrale Montemartini. Fotografie di Luigi Spina”, a cura di Claudio Parisi Presicce e dello stesso Spina, in cui la successione dei volti nelle immagini fotografiche segue la sensibilità del fotografo che ha colto una serie di richiami suggestivi tra le opere creando un suo ideale percorso, visivo, non vincolato in alcun modo dalla cronologia e dallo stile delle antiche sculture. Un regesto finale a chiusura del volume fornisce un breve inquadramento storico-artistico delle opere antiche, oggetto degli scatti.