Qualcuno salvi i compagni. Da quasi quarantotto ore si moltiplicano filippiche e invettive nei confronti di Elon Musk, secondo alcuni un neo-nazista per quel presunto saluto romano sfoggiato durante la cerimonia d’insediamento di Donald Trump come nuovo presidente degli Stati Uniti d’America. Esattamente come quella americana, la sinistra italiana non ci dorme la notte e prosegue con la supercazzola che avrà impatto zero su Mister Tesla, fortunatamente. Quello non era un saluto romano, come confermato da storici ed esperti, anche perché parliamo di un uomo che ha sempre testimoniato – con i fatti – la sua vicinanza a Israele e che di certo non può essere accostato alle idee hitleriane. Ma non solo.
Il gesto fatto da Musk durante la cerimonia d’insediamento di Musk non può essere considerato un saluto romano da un punto di vista tecnico – anche quel saluto ha delle caratteristiche ben precise – ma soprattutto perché va contestualizzato. Un saluto ricco di entusiasmo alla folla è piuttosto comune per i politici. E a volte basta estrapolare un fermo immagine per veicolare la narrazione. Esattamente come accaduto a Musk, anche volti di spicco del mondo democratico potrebbero essere accusati di aver replicato il saluto romano. Non è una boutade, non è un’iperbole per sostenere le tesi dell’imprenditore sudafricano, ma la pura verità. Da Barack Obama a Hillary Clinton, passando per Kamala Harris e a Alexandria Ocasio-Cortez, fino a Stephen Colbert ed Elizabeth Warren, l’elenco è ben nutrito.
In #Usa non esiste la legge Scelba, quindi l’apologia del #fascismo non è reato. Ogni esternazione di #Musk è protetta dal Primo Emendamento. E poi chi lo dice che il suo fosse il #salutoromano? Ah, la sinistra italiana! Ma indignatevi per i crimini dell’Islam, ipocriti! pic.twitter.com/loKLPZyh85
— Rita Cavallaro (@Rita_Cavallaro) January 21, 2025
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Ma perchè Obama o la Harris non sono stati accostati al nazismo? La risposta è piuttosto semplice: gli house organ della sinistra nemmeno si sognano di mettere in piedi un teatrino del genere. Discorso diverso per chi è di destra – anche se Musk vanta un passato da elettore e sostenitore dei dem, ma vabbè – che può essere tranquillamente denigrato, colpito dalle colate di fango e dalle fake news. Tutti scandalizzati con Musk, tutti a fischiettare con gli altri, quelli belli, bravi e buoni. Ma il buonsenso sta da un’altra parte e questo gli americani lo hanno capito. Con buona pace della Cnn e dei suoi approfondimenti strumentali.
La cosa più divertente di questa vicenda è l’isteria della sinistra trasformata in ironia. Dilagano meme e video dedicati a Musk e ai suoi “colleghi”. Uno dei post diventati virali è quello del compagno Marco Rizzo, che in solidarietà con Mister Tesla ha sbugiardato la sinistra con un fermo immagine di Romano Prodi con un braccio destro alzato. Per qualche solone potrebbe rappresentare un omaggio a Hitler o a Mussolini, ma di nostalgico quella immagine non h nulla, come nel caso di Musk.
Tanto per parlare di cose “importanti”: Saluto Romano (Prodi). pic.twitter.com/s4PriFPDyY
— Marco Rizzo (@MarcoRizzoDSP) January 22, 2025
Franco Lodige, 22 gennaio 2025
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