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Cari banchieri, ascoltate la lezione di Friedman sull’inflazione

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Liberi di scegliere. Una prospettiva personale

Autore: Milton Friedman
Anno di pubblicazione: 2016

In un libro che vale la pena riprendere, Liberi di scegliere, Milton Friedman spiega bene cosa sia l’inflazione e come combatterla. «Confrontiamo due rettangoli di carta all’incirca delle stesse dimensioni. Il primo ha una faccia posteriore in cui domina il colore verde e un’immagine di Abraham Lincoln sulla faccia anteriore, che porta anche il numero 5 su ognuno degli angoli e alcune scritte. Potete scambiare questo pezzo di carta con una certa quantità di cibo, di abbigliamento o di altri beni. Troverete persone che faranno di buon grado lo scambio. L’altro pezzo di carta, magari ritagliato da una rivista patinata, può anche recare delle immagini, dei numeri, delle scritte sulla faccia anteriore. Può anche essere colorato di verde sulla faccia posteriore. Eppure va bene solo per accendere il fuoco».

In cosa sta la differenza? «La risposta più sbrigativa è che ognuno li accetta perché ha fiducia che gli altri faranno altrettanto. I pezzi di carta verde hanno valore perché tutti pensano che abbiano valore». Risposta che può apparire scontata, ma che è alla base delle nostre economie monetarie. L’inflazione continua il premio Nobel, come dimostrano casi storici consolidati, non è un fenomeno prettamente capitalistico: essa si è presentata anche in economie non di mercato. L’inflazione deriva sempre dall’aumento della circolazione e della quantità di moneta: troppi foglietti di carta su cui basiamo la nostra fiducia, con un numero più o meno fisso di beni e servizi che vogliamo comprare.

Ecco perché «la cura dell’inflazione è semplice da enunciare ma difficile da mettere in atto. Proprio come l’incremento eccessivo della quantità di moneta è la sola e unica causa rilevante di inflazione, così la riduzione del tasso di crescita monetaria è l’unica e la sola cura dell’inflazione. Il problema non sta nel sapere che cosa fare. Ciò è abbastanza facile. L’autorità monetaria deve aumentare la quantità di moneta meno rapidamente. Il problema è quello di avere la volontà politica di prendere le misure necessarie. Una volta che la malattia inflazionistica è giunta a uno stadio avanzato, la cura richiede tempo e ha dolorosi effetti secondari».

E come per l’alcolista smettere di bere è doloroso, così è aumentare tassi di interesse e ridurre quantità moneta. Tanto più si è esagerato nel bere negli anni precedenti. Lezione che dovrebbero imparare anche i banchieri centrali.

Nicola Porro, Il Giornale 14 maggio 2023

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