La posta dei lettori

Caro Porro, voto centrodestra. Ma sul fisco ci ha tradito

giorgetti tasse © vaeenma tramite Canva.com

Caro Nicola,

quando posso seguo volentieri la Zuppa ma trovo che non viene sottolineato abbastanza il tradimento su fisco e giustizia che ha subito chi ha votato per il centrodestra .

Sul fisco facciamo un piccolo passo indietro: il governo Draghi aveva abolito uno scaglione di reddito, si passava da 5 a 4 ma in effetti aveva cominciato ad abolire il ceto medio in quanto per un reddito lordo di 50mila euro si passava da un’aliquota del 39% al 41%.

Ora il governo Meloni ha di nuovo eliminato uno scaglione (come tu hai ben detto un giorno in una Zuppa) da 4 scaglioni si passa a 3 e, a sorpresa, l’aliquota per chi ha un reddito lordo di 50mila euro passa dal 41% al 43%. Ma si rende conto chi fa questi annunci che un reddito lordo di 50mila euro corrisponde a circa 3.400 euro netti al mese?

Mi sembra di risentire Luigi Di Maio quando diceva: “Abbiamo abolito la povertà!”. Qui con aliquote del genere che non esistono al mondo “creiamo la povertà”. Ma non è finita caro Nicola. Prendiamo la flat tax che tutti approviamo. Un numero sempre maggiore di partite Iva la utilizza. Ma come? per non superare un certo plafond per la loro attività ti chiedono di pagare cash così non sono obbligati a darti una ricevuta e quindi ti dicono: “risparmi il 22%”. E le piccole-medie imprese, come quella che leggi in calce alla presente, che non evadono un centesimo cosa hanno avuto? Zero! Non hanno fatto nemmeno il ‘beau geste’ di ridurre l’aliquota dello 0,5% come fece tanti anni fa Bersani.

Ma come si fa a non capire che tutte le imprese grandi o medio-grandi hanno ormai la loro sede in altre aree europee dove pagano un massimo del 25% e spostano i loro bilanci consolidati e le fabbriche altrove? E non è finita: noi paghiamo anche un’aliquota per la regione, per il Comune ecc. e lo stesso vale per la pensione che percepisco. Nessuna pensione in Europa paga le tasse che noi paghiamo in Italia.

Sulla giustizia sarò ancora più breve. In Italia non esiste. Ti faccio un esempio semplice. Il Comune di Milano perseguita regolarmente chi ha già pagato le multe. Se fai ricorso al Giudice di Pace, lo stesso invece di constatare che l’hai pagata il giorno stesso che l’hai vista e quindi nulla è dovuto più al Comune, dà ragione al Comune che tra l’altro ha messo un sovrapprezzo del 200%, perché dice non si può contestare un regolamento comunale, e tu sei un pirla perché eri in ferie a fine luglio.

Ti ho fatto un esempio banale, sulle cose serie è ancora peggio. Io all’alba dei miei 80 anni tengo ancora aperta questa piccola società che è un gioiello nel mondo e dove tutti i dipendenti sono azionisti, ma come facciamo a contribuire a fare aumentare il nostro export nel mondo se il nostro principale aeroporto per il cargo aereo (Malpensa) funziona malissimo da oltre un anno e continua a peggiorare perché i due attuali gestori (Be-Cube MLE) e (AHLA) non riescono a smaltire le spedizioni, si continua a scioperare ecc. Ma dov’è Enac, la Sea, il Ministero dei Trasporti? Perché questi pessimi gestori non vengono cacciati?

Questo mio amato Paese, caro Nicola sta andando lentamente in rovina. Ti dirò che alle prossime elezioni voterò scheda bianca per la prima volta. Non esiste investire in un Paese che ti fa pagare alla fine oltre il 50% di tasse su quanto tu guadagni.

Complimenti comunque per il tuo coraggio sia con la Zuppa che con Quarta Repubblica.

Un sincero saluto

Tino Volpe

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