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Chiamiamolo per quello che è: un virus cinese - Seconda parte

Da noi si moltiplicano le task force che sommano impotenze decisionali, reiterando quell’abuso italico per cui i problemi non si fronteggiano ma si eludono con la simulazione operativa. Una volta si demandata alle commissioni la gestione fittizia delle criticità, oggi si replica l’approccio con l’accativamente, ma ugualmente sterile, anglicismo delle task force. È fondamentale che le eventuali misure ancora di più limitative siano tipizzate in un atto avente forza di legge affinché siano sottoposte al vaglio del Parlamento, del presidente della Repubblica e al controllo potenziale della Corte costituzionale per evitare che l’altra faccia del virus cinese scardini l’equilibrio dei poteri costituzionali.

Preserviamo l’igiene democratica dalle influenze liberticide e dagli arbitrii dissimulati nella tasca ventrale di un governo che si legittima con l’alibi dell’emergenza.

Andrea Amata per Il Tempo, 22 aprile 2020

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