Esteri

Clamoroso in Germania: Merz non ottiene i voti per diventare Cancelliere

Il leader della Cdu, dopo l’accordo con la Spd per la formazione del governo, al primo scrutinio non viene eletto. Almeno 18 i franchi tiratori

Merz Germania

Stamattina il Bundestag ha votato per nominare Friedrich Merz cancelliere della Germania. Tuttavia, per la prima volta nella storia della Repubblica Federale, il candidato designato non ha ottenuto la fiducia necessaria nel primo scrutinio. Merz, leader della CDU-CSU, ha mancato l’obiettivo per soli sei voti, raccogliendo 310 preferenze a fronte dei 316 richiesti. I no sono stati 307, con tre astensioni. A seguito del risultato, la sessione in Parlamento è stata sospesa per permettere ulteriori consultazioni tra i gruppi politici.

La fragile GroßKoalition tra CDU-CSU e SPD

Il fallimento di Merz è un duro colpo per la coalizione di governo, composta dall’unione tra CDU-CSU e SPD. Con un totale di 328 seggi su 630 nel Bundestag, sulla carta la maggioranza avrebbe dovuto garantire l’elezione al primo turno. Tuttavia, 18 parlamentari, definiti “franchi tiratori“, non hanno sostenuto Merz nel voto segreto, mettendo in evidenza le divisioni interne alla coalizione e le difficoltà di leadership. Questo esito ha immediatamente acceso il dibattito politico in Germania, con l’AfD, partito di estrema destra escluso dai negoziati, che ha chiesto nuove elezioni.

Il voto tedesco si inserisce in un contesto internazionale segnato da ulteriore tensione. Negli ultimi mesi, le relazioni tra Germania e Stati Uniti si sono complicate. L’amministrazione guidata da Donald Trump, con politiche come l’imposizione di dazi sull’industria tedesca e le critiche alla NATO, ha esercitato pressioni sul nuovo governo in via di formazione. Inoltre, la vicinanza ideologica degli Stati Uniti con l’AfD, definito “MAGA della Germania” da figure come Steve Bannon, ha dato maggiore visibilità e legittimità al partito di estrema destra finito nel mirino dell’intelligence.

La seconda votazione per Merz

Entro due settimane, il Bundestag sarà chiamato a votare nuovamente per la nomina del cancelliere. Se il secondo scrutinio non avrà esito positivo, sarà necessaria una terza votazione. In questa fase, sarà sufficiente la maggioranza relativa per ottenere il mandato, a meno che il presidente della Repubblica non decida di sciogliere il Parlamento per nuove elezioni. Tuttavia, la mancata elezione di Merz al primo turno rappresenta già un segnale senza precedenti di instabilità politica. La Germania si trova ora a fronteggiare una situazione complessa, con una crisi economica in corso e pesanti piani di riarmo militare da attuare nei prossimi anni.

Cosa prevede la legge? “Se il candidato non riesce ad ottenere la maggioranza assoluta dei membri del Bundestag, si svolge un secondo round. Il Bundestag ha 14 giorni per eleggere un altro candidato cancelliere”, recita l’articolo 63.3 della Legge fondamentale della Repubblica federale tedesca. A dire il vero “non ci sono limiti al numero possibile di votazioni, anche se è sempre necessaria la maggioranza assoluta”. Se poi “anche questo secondo round di votazione non produce risultati il processo entra in una terza fase in cui una nuova elezione deve svolgersi immediatamente e la persona che ha ottenuto il maggior numero di voti viene eletto cancelliere”. A questo punto si possono verificare due opzioni: se in questa nuova fase il candidato dovesse assicurarsi in ogni caso la maggioranza assoluta, allora “il presidente deve nominarlo cancelliere entro sette giorni”; se invece dovesse “ricevere solo una maggioranza relativa, cioè il maggior numero dei voti, il presidente deve o nominarlo cancelliere entro 7 giorni o sciogliere il Bundestag”.

“Siamo pronti ad assumerci la responsabilità di governo. Merz dovrebbe dimettersi immediatamente e si dovrebbe aprire la strada a nuove elezioni nel nostro Paese”, ha dichiarato Alice Weidel, leader dell’Afd che ora chiede di tornare nuovamente al voto.

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