La brava madre Teresa di Via Monte Napoleone era solo un piranha. Contrordine compagni follower: non è vero che Chiara Ferragni aiutava i bambini malati di cancro, non è vero che faceva pubblicità per fare aumentare le donazioni, non è vero che quel Pandoro glamour, venduto a un prezzo triplo rispetto al valore reale, serviva a finanziare l’ospedale infantile Regina Margherita di Torino.
Soprattutto non era vero che Chiara Ferragni, come detto nella pubblicità, contribuiva direttamente insieme alla Balocco all’operazione di solidarietà. Anzi, lei ha solo guadagnato da quell’operazione, una cifra che un manager della Balocco in una delle mail interne definisce “esorbitante”. Un milione di euro.
Per questo è arrivata la sanzione dell’Antitrust. Un milione di euro per Chiara Ferragni, mezzo milione circa per Balocco.
Adesso ci saranno i ricorsi, naturalmente, ma nulla potrà togliere la figura Balocca e farlocca che hanno fatto. E soprattutto il colpo mortale che viene dato ancora una volta al mondo della solidarietà. A tutti quegli italiani che donano, veramente donano di cuore, pensando che dietro una donazione ci siano dei valori veri e non solo dei valori monetari. Pensando che la solidarietà non sia soltanto un’operazione di marketing, come troppo spesso invece nel mondo degli influencer avviene. Come troppo spesso nel mondo dorato di Chiara Ferragni abbiamo il sospetto che avvenga. Confermando così quel vecchio detto che dice: è vero che a volte i ricchi fanno la beneficenza, ma è molto più vero che spesso la beneficenza fa ricchi.
Mario Giordano, 16 dicembre 2023
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